Nella giornata in cui l’addio di LeBron James ai Cleveland Cavaliers per abbracciare il progetto dei Miami Heat (Leggi l’articolo) monopolizza l’attenzione del basket a livello mondiale, non si disdegnano certamente i movimenti per così dire secondari.
Ecco in dettaglio ciò che è successo mentre tutti erano con il fiato sospeso per la decisione di LeBron: David Lee, ala grande dei New York Knicks è passato ai Golden State Warriors attraverso un “sign and trade” (visto che comunque era in scadenza con la franchigia della “Grande Mela”) che ha portato da coach Mike D’Antoni l’ala grande Anthony Randolph, il centro Ronny Turiaf e la guardia tiratrice Kelenna Azubuike, come già anticipato ieri nell’articolo dedicato alle trattative NBA.
Molto attivi sul mercato i Minnesota Timberwolves che acquisiscono quasi per nulla l’ala grande dei Miami Heat Michael Beasley, divenuto superfluo in Florida dopo l’ammucchiata di All Star delle ultime ore. Miami libera ulteriore spazio salariale per completare il roster, Minnesota guadagna un giocatore di sicuro talento (è stato seconda scelta assoluta degli Heat al Draft del 2008, dietro al solo Derrick Rose) ma un pò bizzoso mentalmente. A Miami vanno una seconda scelta al Draft del prossimo anno (quindi dalla 30esima scelta alla 60esima) ed uno scambio di prime scelte, molto poco per gli Heat, che possono però sicuramente essere soddisfatti delle operazioni precedenti sul mercato!
I Los Angeles Clippers firmano i free agent, Randy Foye e Ryan Gomes, i Celtics sono vicinissimi a Jermaine O’Neal, mentre i Bobcats, per il ruolo di ala grande pensano a rifirmare Tyrus Thomas o in alternativa prendere Luis Scola. Linas Kleiza è vicinissimo a firmare con i Toronto Raptors, freschi di addio della loro stella Chris Bosh, e sempre la franchigia canadese, visto che si trova sguarnita nel ruolo di ala grande ha tenuto in squadra Amir Johnson pare per una cifra di 34 milioni di dollari per 5 anni. Rasual Butler è a colloquio con i Dallas Mavericks, così come i Portland Trail Blazers stanno instaurando una trattativa per Wesley Matthews, guardia tiratrice degli Utah Jazz, svincolato dopo solo un anno dopo essere stato scovato dalla dirigenza di Salt Lake City dal nulla, non essendo stato draftato lo scorso anno ma autore ugualmente di una stagione con moltissime luci e poche ombre.