Dopo il colpaccio di Miami che è riuscita a trattenere in squadra la sua stella Dwyane Wade e ad affiancargli un’altra superstar come Chris Bosh, strappato ai Toronto Raptors di Bargnani (Leggi l’articolo), si vanno delineando sempre di più i roster per la prossima stagione. Questa sera ci sarà l’annuncio di LeBron James in diretta TV che comunicherà la sua nuova squadra (e potrebbero essere, secondo fonti vicine al giocatore, proprio gli Heat di Wade e del neo acquisto Bosh!), ma le altre franchigie non stanno certo a guardare: i Chicago Bulls infatti hanno firmato il free agent, svincolato dagli Utah Jazz, Carlos Boozer.
Per lui contratto quinquennale a 80 milioni di dollari.
Ottima aggiunta per la squadra del nuovo coach Tom Thibodeau che copre il buco di ala grande che in questi ultimi anni aveva dato parecchi problemi alla franchigia dell’Illinois.
Anche Ray Allen ha una squadra per il prossimo anno e saranno sempre i Boston Celtics. L’accordo è stato trovato sulla base di 2 anni ma le cifre ancora non sono state rese pubbliche anche se si vocifera di un contratto da 10 milioni di dollari all’anno.
Non era un giocatore in scadenza (lo sarebbe stato la prossima Estate) ma su di lui la fila di pretendenti era già diventata chilometrica. Per questo motivo il suo General Manager, Sam presti, ha deciso di giocare d’anticipo e proporre un lungo e sostanzioso rinnovo alla sua stella più luminosa, Kevin Durant, nuovo fenomeno del basket NBA che quest’anno ha condotto gli Oklahoma City Thunder ai primi playoff della loro giovane storia (dopo il trasferimento da Seattle) e che si è laureato più giovane miglior marcatore della storia della Lega professionistica americana con 30.1 punti per partita.
L’accordo è stato trovato sulla base di 5 anni (il massimo di durata per la fascia di età in cui è compreso Durant) ma il numero 35 di OKC ha dimostrato che non vuole soldi ma poter vincere: il suo contratto non è stato fatto al massimo salariale (percepirà 85 milioni di dollari), lasciando qualche milioncino alla società per poter rifirmare anche i suoi giovani compagni, che sono tanti e se non sono talentuosi come lui poco ci manca. Uno dei grandi problemi di Oklahoma è che a livello di budget non può competere con le grandi città americane e necessariamente la dirigenza vorrebbe restare sotto le soglie della luxury tax per non pagare fondi extra alla NBA. Il probelma è evidente se si pensa che prossimi ai rinnovi saranno in primis Jeff Green e Russell Westbrook, altre 2 pietre miliari della franchigia, poi si tratterà anche con James Harden e Serge Ibaka, per non parlare degli altri giocatori di contorno che sono sempre giovani sui 20 anni ma promesse sulla via dell’esplosione. Ecco che quindi in questa ottica si vede il rinnovo di Durant, che prima di tutto sente i suoi compagni di squadra come amici dentro e fuori dal campo e che assieme a loro vorrebbe costruire qualcosa di veramente importante che possa restare nella storia della NBA. I Thunder sono molto accreditati di dare fastidio a chiunque il prossimo anno, visto il progetto in piena evoluzione ed esplosione.
L’annuncio è stato dato nei modi più semplici possibili, con ringraziamenti a famiglia, amici e compagni di squadra. Senza dirette TV o altre trovate megalomani…