Soltanto due le partite Nba giocate nella notte, ma che incontri. Alla Chesapeake Energy Arena è sbarcato sua maestà LeBron James. Spettacolo doveva essere e così è stato, tra lui e Kevin Durant, il one man show di Oklahoma City. Ai punti ha vinto il padrone di casa, che a referto ha ascritto 40 punti, uno in più del Prescelto. Ma a conquistare la vittoria è stato l’ospite, LeBron appunto, con Miami che ha violato il parquet della seconda forza ad Ovest 100-110, comandando quasi sempre le operazioni di gioco, grazie sopratutto ad un ottimo primo quarto (parziale 17-31). Oltre a James, da segnalare i 20 punti di Chris Bosh e i 13 dalla panchina di Ray Allen. Tra i padroni di casa brilla Westbrook (26 punti, 10 assist), ma la panchina è disastrosa, con un contributo di soli 16 punti.
A Los Angeles chi comanda sono i Clippers
Lakers who? Nell’ennesimo derby stagionale tra le due squadre di Los Angeles, il terzo, il quintetto capitanato da Chris Paul e Blake Griffin si conferma di un altro livello rispetto a quello che conta tra gli altri Kobe Bryant, Dwight Howard e Steve Nash. Una dura lezione quella che i Clippers hanno inferto ai giallo-viola (125-101), un risultato che non ammette repliche e che deve far riflettere più di un tifoso dei Lakers in ottica play-off. Difficilmente infatti i limiti difensivi mostrati in questa stagione si risolveranno come magia fra qualche mese, e l’atletismo che oggi manca alla squadra di Mike D’Antoni non arriverà per incanto una volta conquistato l’ottavo posto. Per la cronaca, Chris Paul è top scorer con 24 punti, a cui si aggiungono i 22 di Griffin e i 21 di Billups. Ai Lakers non bastano i 20 punti e 11 assist di Black Mamba.
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