Notizia clamorosa in NBA, ma che in generale investe tutto il mondo sportivo americano: Jerry Sloan, capo allenatore degli Utah Jazz, lascia l’incarico dopo 23 anni di onorata carriera sulla panchina della franchigia di Salt Lake City. Alla base della decisione potrebbero esserci i problemi sorti nell’ultimo periodo con Deron Williams, stella della squadra, con cui Sloan ha avuto un brutto battibecco nell’ultima partita giocata e persa in casa contro i Bulls di Boozer, grande ex del match, uno dei tanti motivi che hanno spinto Williams a criticare apertamente il coach (oltre alle varie cessioni di Matthews ai Blazers, di Korver sempre ai Bulls, di Brewer che passato a Memphis ora si trova anch’egli a Chicago!). Ed ora anche le ombre sul futuro della squadra appaiono più minacciose visto che anche il playmaker potrebbe dire addio alla città, sotto forte pressione di un altro team (New York?).
Termina così una delle storie sportive più belle degli ultimi 2 decenni, Sloan era alla guida dei Jazz dal lontano 1988, molta sorpresa alla notizia dell’ex coach, visto che soli 2 giorni fa aveva fatto valere l’opzione sul suo contratto per allenare la sua squadra anche nella prossima stagione (2011/2012).
Tanta commozione nella conferenza stampa indetta da Sloan, queste le sue parole:
- “Sono stato fortunato a lavorare con persone magnifiche. Tutto lo staff tecnico, tutte le persone che ho incontrato in questi anni mi hanno dato una grande mano a crescere come uomo e come professionista. E poi ringrazio i tifosi, e ovviamente la società che non sono secondi a nessuno. Abbiamo perso 56 partite in una stagione (quella del 2004/2005), e nonostante questo l’affetto dei nostri sostenitori non mancava mai. I giocatori che ho avuto il piacere di allenare, e parlo di tutti i ragazzi indistintamente che sono passati di qui, sono persone splendide e mi rendo conto di avere avuto una grande fortuna nel poter contare su uomini come loro. In questa società coach e giocatori si completano alla perfezione”.
Poi aggiunge:
- “Non ho più la forza per trasmettere indicazioni alla squadra, il mio tempo qui è finito ed è giunto il momento di andare. Non mi stancherò mai di ringraziare la famiglia Miller per tutto quello che ha fatto per me nel corso della mia carriera. Allenare un’altra squadra? Assolutamente no, ora mi godrò la pensione…”.
Sloan lascia con un record di 1221 vinte e 803 perse (terzo assoluto tra gli allenatori della storia NBA, dietro ai soli Don Nelson con 1335 vittorie e Lenny Wilkens con 1332), sulla panchina dei Jazz il suo record è di 1146-758. Memorabili gli anni 90 con le 2 finali giocate e perse (purtroppo per lui) contro i Chiacago Bulls di Michael Jordan nel 1997 e nel 1998. I protagonisti principali di quella squadra erano John Stockton (tuttora miglior assistman NBA di tutti i tempi) e Karl Malone (secondo miglior realizzatore NBA di tutti i tempi dietro al solo Kareem Abdul Jaabar).
Sloan guidò quella squadra ai playoff ininterrottamente dal 1988 al 2003! Resta fuori da ogni logica come un allenatore del genere non abbia mai vinto il premio di miglior allenatore dell’anno!