NBA: Bulls a terra, Parker e Chris Paul in forma

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Tony Parker al top nella vittoria di San Antonio sugli Hawks | ©Kevin C. Cox/Getty Images

BULLS – GRIZZLIES: 82-85 (ot): Un altro overtime per Chicago, stavolta a vincere però sono gli avversari. Dopo la fantastica vittoria di ieri con Belinelli in versione “The Shot” al Garden di Boston, i Bulls non si ripetono davanti ai propri tifosi e cadono per mano di Memphis, nonostante una straordinaria rimonta nell’ultimo periodo, quando nel terzo quarto si sono ritrovati addirittura sotto di 17 punti. I Grizzlies (26-13) ringraziano Marc Gasol (19), autore di 4 punti consecutivi decisivi nell’ultimo minuto e mezzo del quarto quarto, quando sotto di tre punti (75-72) lo spagnolo è riuscito a riportare avanti i propri compagni di squadra. All’overtime non c’è stata praticamente storia, con Memphis capace di segnare subito i primi 6 punti affidandosi ancora a Gasol e Zac Randolph (13), autori di sette dei nove punti totali realizzati nell’extra-time. Chicago ha dunque incassato la sua undicesima sconfitta interna (11-11), pagando oltremodo l’assenza di Luol Deng. Tra i Tori il migliore è stato Jimmy Butler, top scorer con 18 punti, a cui si aggiungono i 17 di Carlos Boozer. Per il nostro Marco Belinelli 8 punti, 3 rimbalzi e tre assist in 30 minuti effettivi.

CLIPPERS – WIZARDS 94-87: Ennesima vittoria (32-9) per i Clippers, che si confermano al secondo posto nella Western Conference alle spalle dei Thunder. L’avversario di stanotte non era dei più difficile, con Washington che detiene un record in trasferta decisamente mediocre (2-17). Dopo tre assenze consecutive Chris Paul è tornato a dare una mano ai suoi compagni, prendendosi da subito le proprie responsabilità e conducendo in porto una vittoria quasi mai in discussione. Cp3 conclude con 22 punti e 11 assist, ed insieme a Blake Griffin (17) ribadisce l’indiscussa leadership in seno alla squadra. Negli ospiti in ombra Bradley Beal, che si ferma a 13 punti. A sorpresa il migliore è John Wall che dalla panchina ne mette 24.

Tony Parker al top nella vittoria di San Antonio sugli Hawks | ©Kevin C. Cox/Getty Images
Tony Parker al top nella vittoria di San Antonio sugli Hawks | ©Kevin C. Cox/Getty Images

HAWKS – SPURS 93-98: C’è lo zampino di Tony Parker nella convincente vittoria degli Spurs (32-11) al Philips Arena di Atlanta. Padroni di casa subito in difficoltà nel primo quarto (16-25), con gli ospiti subito a proprio agio. Nonostante a San Antonio manchino due giocatori del calibro di Duncan e Ginobili, la squadra di coach Gregg Popovich riesce a contenere senza troppe difficoltà la verve degli Hawks, che di sicuro non stanno attraversando un momento di forma semplicissimo (2-10). Oltre al contributo fondamentale di Parker (doppia doppia da 23 punti e 12 assist), gli Spurs trovano anche 17 punti da Matt Bonner e 14 di Tiago Splitter.

BLAZERS – BUCKS 104-110: Portland (20-20) non riesce a fermare l’emorragia di sconfitte consecutive che la vedono protagonista in questi ultimi giorni, e perdendo in casa contro Milwaukee arriva così anche il quinto ko di fila. Il danno maggiore va letto in classifica, con i Blazers scesi ormai al 50% e che adesso sentono da vicino ormai le urla dei “nemici” (vedi Rockets, T-wolves e gli stessi Lakers). Sono dunque inutili i 26 punti di Lillard , in una serata che ha visto l’ex Virtus Roma Brandon Jennings scrivere a referto 30 punti e 8 assist.

JAZZ – CAVALIERS 109-98: All’EnergySolutions Arena di Salt Lake City i Jazz (22-19) hanno la meglio sui Cavaliers in un incontro che ha vissuto la svolta nel terzo periodo, quando Randy Foye (20) e compagni hanno piazzato un parziale di 30-21, portando a 17 il margine di vantaggio sugli ospiti, tra cui spiccano le prove dei due rookie Dion Waiters (23) e Kyrie Irving (18). In classifica Utah conserva la settima posizione nella Western Conference davanti Houston.

TIMBERWOLVES – ROCKETS 92-79: Proprio i Rockets sono i protagonisti in negativo del prossimo incontro di cui vi parliamo, con Houston che continua la sua caduta libera (7 sconfitte consecutive). L’ultima vittoria degli uomini di coach McHale risale al match del 9 gennaio scorso con i Lakers al Toyota Center. James Harden (18) può fare ben poco di fronte la prestazione di squadra dei T-wolves, guidati da un grande Andrei Kirilenko, autore di 21 punti e 11 rimbalzi.

HORNETS – WARRIORS 112-116: Ci hanno provato gli Hornets (13-27) e la rimonta del terzo periodo aveva illuso i tifosi della New Orleans Arena ad un successo alla vigilia insperato. Nell’ultimo quarto però Golden State ha rimesso in chiaro le cose, aiutata anche dai 29 punti di Klay Thompson oltre ai 25 di Jarret Jack. Top scorer tra i padroni di casa Eric Gordon con 23 punti.

BOBCATS – KINGS 93-97: La sfida dei poveri viene vinta da Sacramento (16-25), che prima di stanotte aveva vinto soltanto 3 partite in trasferta a fronte di 15 sconfitte. Continua invece il momento negativo dei Bobcats, il cui destino era già scritto prima che iniziasse la stagione. Nonostante si impegni (14 punti e 10 assist) Kemba Walker ha in DeMarcus Cousins un avversario troppo superiore (17 punti, 10 rimbalzi, 4 assist), sopratutto se aggiungiamo i 18 punti dalla panchina del top scorer Marcus Thornton.

NBA TOP 10 DEl 19 GENNAIO 2013

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