La NBA ha inflitto 100 mila dollari di multa (circa 70mila euro) a Kobe Bryant, stella dei Los Angeles Lakers, per aver rivolto insulti omofobi ad un arbitro durante la partita vinta ieri dai gialloviola contro i San Antonio Spurs.
Bryant aveva anche cercato di scusarsi per l’accaduto spiegando che quello che aveva detto non andava preso alla lettera. Il comissioner della Lega, David Stern, che ha deciso il provvedimento contro la guardia dei Lakers, ha spiegato che il basket e’ uno sport ricco di emozioni e adrenalina, ma certe parole non possono essere proprio tollerate.
Queste le parole del cestista subito dopo essere stato “pizzicato” dalle telecamere che mostravano i gravi insulti all’arbitro del match dopo che gli aveva fischiato un fallo tecnico:
- “Ciò che ho detto non va preso alla lettera. E’ stato solo un momento di frustrazione durante una fase di gioco di una partita intensa. Le parole che ho detto in quella circostanza non riflettono i miei sentimenti verso gay e lesbiche: non volevo offendere nessuno”.
Ma le comunità gay americane non hanno preso bene la cosa, nè accettato le scuse, esigendo anche una punizione esemplare per Bryant, cosa che è successa poche ore dopo, quando è stata resa nota la multa.
Un altro episodio poco edificante per il numero 24 gialloviola che nella sua luminosa carriera è incappato talvolta in episodi molto controversi che segneranno per sempre, come una macchia indelebile, il ricordo che lascerà ai tifosi di tutto il mondo.
QUESTO IL VIDEO DELL’INSULTO:
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