Napoli, Lavezzi: il San Paolo ha rivisto Maradona

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Nonostante la sconfitta per 1-2 contro il Milan, i tifosi del Napoli hanno potuto ammirare, nel posticipo di lunedì, una di quelle giocate che al San Paolo non si vedevano da molto, ormai troppo tempo. Per un attimo, la memoria azzurra è rimasta folgorata da un bagliore carico di vecchi ricordi, da quella luce accecante che era solita accendersi ogni qual volta sul terreno di gioco lasciava la sua firma in calce il grande Diego Armando Maradona.

Una firma, quella del Pibe de Oro, che è rimasta indelebile negli occhi della gente di Napoli e che è stata rivissuta  con emozione quando Lavezzi ha estratto dal suo cilindro di scugnizzo argentino una prodezza incredibile, un vero e proprio tocco magico degno di un portentoso illusionista. Al 77esimo minuto, il Pocho, si è catapultato nell’area avversaria cercando di penetrare la difesa rossonera, ma in seguito all’intervento di Papastathopoulos e, in seconda battuta, di Nesta, ha perso l’equilibrio ed è finito a terra.

Tuttavia, con un movimento repentino all’indietro e il riflesso di un felino, Lavezzi è riuscito a mettere la punta della scarpa sotto il pallone e ad alzarlo per il più beffardo e delizioso dei pallonetti, che ha lasciato di stucco Abbiati e tutti i presenti. La sfera ha accarezzato la base inferiore della trasversale e si è adagiata in rete sotto l’attenta vigilanza di Cavani, pronto ad intervenire su un’eventuale ribattuta del legno. L’esplosione del San Paolo è stata immediata ed è stato in quel preciso attimo che sono piovuti tutti i paragoni e gli accostamenti possibili alle invenzioni fenomenali di Maradona. Un urlo, quello dello stadio di Fuorigrotta, che ha riscaldato gli infreddoliti tifosi azzurri e che ha regalato agli amanti del gioco del calcio una vera e propria pagina da amarcord.

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