E’ inutile dire che Napoli-Juventus sarà una partita come le altre. Dalle parti del Vesuvio e non solo non vi crederebbe nessuno, ma neanche tanto per il fatto che la squadra di Mazzarri può giocarsi contro i nobili piemontesi le residue chance di un aggancio in vetta alla classifica. Quando la Juventus scende a Fuorigrotta va in scena per forza di cose una sfida di cartello per il campionato, indipendentemente dalla classifica che possono vantare in quel momento le due squadre. Napoli-Juventus è una classica del calcio italiano, anche se le due contendenti non dividono aree geografiche contingenti e sono lontane in maniera abbastanza evidente nella consistenza del rispettivo palmarès. Napoli-Juventus accende la fantasia delle rispettive tifoserie sopra ogni logica e rappresenta nel modo migliore l’atavica contrapposizione del Nord contro Sud del nostro paese.
Il Napoli non a caso è l’unica squadra del Sud Italia ad aver vinto lo Scudetto, fino agli Anni Ottanta prerogativa quasi esclusiva degli squadroni del Nord. Tuttavia, il fascino della Vecchia Signora è appetibile in un certo qual modo soprattutto a Napoli, città che vive quasi in simbiosi con il calcio e al San Paolo battere quelli della Juve non ha prezzo. Del resto la storia e le ambizioni hanno fatto il resto. Nel ’67 Sivori si vendicò della sua ex-squadra proprio con la maglia del Napoli ed al San Paolo successe un po’ di tutto sul terreno di gioco tra schiaffi ed espulsioni. Nel 1975 un gol dell’ex di turno Altafini allo scadere scippò il Napoli di uno Scudetto, venendo affibbiato al giocatore per sempre l’appellativo di core ‘ngrato. Nel 1981 una vittoria rocambolesca della Juve a Fuorigrotta regalò un altro dispiacere agli azzurri ad un passo dallo Scudetto. Ma poi il Napoli si è rifatto con gli interessi: nell’89 buttò la Juve fuori dalla Coppa UEFA con un gol di Renica al 119’ e l’esultanza fu talmente fragorosa che i sismografi rilevarono quasi una scossa di terremoto. Per carità poi scongiurata.
Ma parlare soltanto degli episodi sopra descritti sarebbe riduttivo per capire la grande rivalità che intercorre tra Napoli e Juventus. Anche perché sempre nuove diatribe vanno ad alimentare un dualismo oramai insanabile. Non ultimi lo sgarbo subito dal Napoli a Pechino nella Supercoppa Italiana e le rivelazioni di Marchisio di aver definito quella napoletana “una squadra antipatica”. Oltretutto la Campania è uno dei tanti feudi della tifoseria juventina ed in molti venerdì sera, mischiati nella marea azzurra, proveranno a fare il tifo per i bianconeri, in sofferenza e per carità senza esporsi troppo.
Al San Paolo, comunque, venerdì sera ancora una volta non mancherà il grande duello tra juventini e napoletani, alimentato una volta di più dal carattere mai docile sia di Conte che del suo dirimpettaio Mazzarri. Tra polemiche arbitrali e non, auguriamoci che la designazione arbitrale sia quella giusta e che non manchi però lo spettacolo. Il Napoli ha bisogno in ogni caso di una vittoria, alla Juventus viceversa basterebbe non perdere, ma in questo caso, statene certi, non c’è in palio soltanto lo Scudetto.