Aurelio De Laurentis in questi anni di presidenza del Napoli ha sempre dimostrato di esser “sui generis”, magari poco esperto di calcio ma competente come pochi nel vendere un prodotto a volte non percepibile. Il presidente del Napoli dall’alto della sua esperienza cinematografa ha intuito prima di ogni altro l’importanza per un club di calcio di esser di autofinanziarsi e diventare quindi dipendente solo dal proprio brand.
In quest’ottica il presidente ha delineato le iniziative del Napoli Calcio per riempire la vita del proprio tifoso, ci sarà il profumo del Napoli “Marek” il Chrono azzurro, arriveranno l’automobile e la moto partenopea e gli store itineranti. Tutto questo per far crescere le potenzialità della sua creatura ed esser sempre più vicina ai canoni di eccellenza europea.
Ma se il marketing serve ad esser autosufficienti nel futuro il patron del Napoli non si tira certo indietro per rinforzare la squadra nel nuovo progetto tattico disegnato di comune accordo con Mazzarri. In quest’ottica tiene a precisare l’incedibilità di Hamsik e Lavezzi perchè indispensabili per costruire il sogno europeo dei tifosi.
L’importante è portare i risultati a casa. Le promesse le stiamo mantenendo. Ho sempre detto che quest’anno vorrei accedere all’Europa. Io esco allo scoperto. E’ bene che l’allenatore pensi alla gara della domenica. Io faccio il presidente e mi devo porre dei traguardi. Se non li raggiungo saro’ mio dovere intervenire. Operazioni di mercato a gennaio secondo la classifica? Assolutamente no. Non penso di dover intervenire a caso. Per me non e’ mai un mercato di riparazione. Se l’allenatore vuole il ragu’ e tu gli dai un’altra salsa, poi dici “sta pappiando” ma poi non scivola bene sugli ziti. Detto questo, dobbiamo operare in armonia con l’allenatore.
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