Il Napoli non sta attraversando quello che si definisce uno splendido periodo di forma. Il pareggio casalingo a reti inviolate contro il Cesena, è stata soltanto l’ultima prestazione deludente all’interno di un ciclo negativo di partite dove gli uomini di Mazzarri hanno raccolto la miseria di 3 punti su 4 match disputati. Mazzarri e De Laurentiis protestano contro la classe arbitrale, rea secondo il loro giudizio di aver pesantemente condizionato le ultime gare di campionato.
Le colpe però non sono attribuibili esclusivamente agli arbitri, scelte discutibili da parte dell’allenatore toscano e una rosa a livello numerico incapace di affrontare le tre competizioni rientrano tra le cause principali della crisi in campionato in cui è incappata la squadra partenopea, attualmente al settimo posto in classifica con 30 punti conquistati dopo 21 giornate, fuori dall’Europa League. Undici punti dividono gli azzurri dal terzo posto occupato dall’Udinese, l’ultima piazza utile per raggiungere i preliminari di Champions League, competizione che vede il Napoli protagonista assoluto dopo aver raggiunto gli ottavi di finale e superato un girone di ferro composto da City, Bayern e Villareal.
ARBITRI – Nella conferenza post partita il tecnico Walter Mazzarri è sbottato, dopo l’ennesimo torto arbitrale subito dalla propria squadra. Nell’occhio del ciclone il direttore di gara Banti, il quale ha annullato un gol di Pandev nel finale, rete che la moviola ha mostrato essere regolare. Mazzarri ha sottolineato come anche a Genova la conduzione arbitrale fosse stata sfavorevole ai suoi uomini, dopo l’annullamento della terza rete che avrebbe significato pareggio e quindi un punto in più per la classifica. Il tecnico ha poi ricordato che ugualmente contro il Siena gli errori arbitrali siano stati decisivi ai fini del risultato, gara che si era conclusa sull’1-1.
Lo stesso presidente De Laurentiis ha dato ragione al proprio allenatore, chiedendo all’associazione italiana arbitri (A.I.A.) di presentarsi a fine partita davanti ai microfoni dei giornalisti e spiegare le ragioni delle loro scelte, avendo così un confronto ragionevole con le società direttamente interessante.
TURNOVER – E’ impensabile però che le recenti deludenti prestazioni della squadra napoletana siano da attribuire unicamente agli errori arbitrali. Quando Mazzarri ha utilizzato il turnover non è mai stato premiato. Nelle ultime 8 partite il Napoli ha affrontato in sequenza Novara, Bologna, Siena, Cesena, raccogliendo 4 punti, senza mai vincere. Queste gare sono state caratterizzate dal turnover del tecnico toscano, con i tre “tenori” Cavani, Lavezzi, Hamsik mai partiti insieme nell’undici titolare. Ieri contro il Cesena c’era solamente il bomber uruguaiano. Lo stesso Cavani non era stato schierato inizialmente da Mazzarri nella trasferta di Genova persa per 3-2 (con i due gol azzurri realizzati dal Matador nei minuti finali).
Chi difende il tecnico, automaticamente mette in discussione le scelte societarie e la figura del direttore sportivo Bigon. Mancanza di ricambi all’altezza dei titolari, l’acclamatissimo Edu Vargas acquistato per 11 milioni di euro che non si è quasi mai visto in campo in questo mese di gennaio (se si escludono i 45′ minuti di Coppa Italia disastrosi contro il Cesena), e i dubbi che serpeggiano sul reale potenziale del Napoli se alla rosa viene tolto uno fra Cavani, Lavezzi e Hamsik.
VIDEO MAZZARRI
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