Napoli Chelsea, pregi e difetti dei Blue. Il faro è Mata

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Juan Mata è il cervello del Chelsea | ©Laurence Griffiths/Getty Images

Andre Villas-Boas nella giornata di venerdì aveva dichiarato che le due squadre che avrebbe volentieri evitato nel sorteggio per gli ottavi di finale di Champions erano le italiane, temendo soprattutto il Milan di Allegri. Il manager portoghese ha evitato i rossoneri, ma andrà ad affrontare il Napoli, che ha eliminato il Manchester City nel girone, e che ha fatto una grossa impressione qui in Inghilterra soprattutto grazie alla prova offerta all’Etihad Stadium. Il Chelsea sta disputando una stagione un po’ particolare, altalenante nei risultati e soprattutto con un nuovo manager che sta mettendo sullo stesso piano tutti i giocatori a disposizione senza nessun timore verso i senatori, applicando una regolare rotazione e dando spazio a chi in allenamento dimostra di meritare il posto. In settimana Villa-Boas ha risposto in conferenza stampa a domande riguardo Frank Lampard e Fernando Torres. Per quanto riguarda il centrocampista, che è stato escluso dall’undici iniziale contro Valencia e Manchester City, il manager portoghese ha detto che nessuno ha il posto garantito in squadra, anche se Lampard è probabilmente il giocatore più rappresentativo nella storia del club. Per quanto riguarda Torres, che alcune voci di mercato lo vedevano in vendita a gennaio per 20 milioni di sterline (30 milioni in meno rispetto al prezzo di acquisto), Villas-Boas ha dichiarato di avere tutta la pazienza del caso e che El Nino tornerà a segnare come ha sempre fatto in carriera.

Juan Mata è il cervello del Chelsea | ©Laurence Griffiths/Getty Images
Un punto di forza che deve preoccupare il Napoli di Mazzarri è sicuramente la maggiore esperienza in campo internazionale del Chelsea, che nelle ultime otto edizioni di Champions League dopo l’acquisto della società da parte di Abramovich, ha sempre combattuto quasi fino alla fine, senza mai riuscire però a vincere la competizione, avendo raggiunto come massimo risultato la finale persa ai rigori contro il Manchester United. Dopo lo spostamento di Ivanovic al posto di Luiz in mezzo alla difesa al fianco di Terry, la squadra sembra meno vulnerabile. Il brasiliano idolo dei tifosi è stato protagonista di molti errori dall’inizio della stagione e il serbo garantisce più solidità con Bosingwa sulla destra e Cole a sinistra. Altri due giocatori chiave dei Blues sono Sturridge e Mata. Il giovane inglese è la rivelazione della stagione, iniziando in punta di piedi e poi piano piano a forza di prestazioni e gol pesanti si è conquistato il posto in squadra sulla detra del tridente. Mata è l’amuleto di Villa Boas, lo spagnolo dall’inizio della stagione ha fatto vedere numeri da fuoriclasse, con assist e reti decisive, trascinando nel vero senso della parola il Chelsea agli ottavi di Champions e tenendo la squadra a galla in campionato.

Una pecca dei Blues è il centravanti, nonostante in rosa ci siano Drogba e Torres, le reti del bomber di razza mancano al Chelsea. Lo spagnolo ha iniziato la stagione giocando con continuità, trovando la rete solo tre volte e fornendo prove opache, come se fosse un corpo estraneo alla squadra, sbagliando anche gol clamorosi come quello all’Old Trafford. Nelle ultime sette partite Villa-Boas ha sempre schierato Drogba, che sta lentamente ritrovando la forma e la continuità ma sta segnando anche lui con il contagocce, se si esclude la doppietta in Champions con il Valencia. Al momento l’ivoriano sta meglio, ed è il centavanti di riferimento del Chelsea.

I Blues hanno vinto il proprio girone mettendosi alle proprie spalle Bayer Leverkusen e Valencia, anche se la qualificazione non è stata per niente facile. I Blues sono stati costretti a vincere all’ultima giornata per qualificarsi, e solo grazie a un pareggio del Leverkusen in casa del Genk hanno vinto il girone. Il Napoli in questo scontro di ottavi di finale è leggermente sfavorito, soprattutto per lo spessore dei giocatori del Chelsea in campo internazionale, anche se non è più la squadra degli ultimi anni, e gli uomini di Mazzarri soprattutto al San Paolo nell’andata hanno la possibilità di costruire la qualificazione, giocando in velocità e aggressività, perchè il Chelsea ha dimostrato di soffire molto la pressione in maggior modo in trasferta.

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