Ennesimo appuntamento con la storia per il Napoli che domani sera in un San Paolo che va verso un altro tutto esaurito (si attendono 60 mila spettatori) riceverà il Chelsea per l’andata degli ottavi di finale di Champions League. La squadra di Mazzarri nella fase a gironi ha compiuto un vero e proprio miracolo sportivo qualificandosi come seconda nel girone di ferro eliminando la corazzata Manchester City “confinata” in Europa League, quella di Villas Boas ha strappato il primato nel proprio raggruppamento soffrendo e soltanto nella gara finale.
Il cammino fin qui deludente stagionale dei Blues (quinti in Premier League a -17 dalla vetta, eliminati dalla Carling Cup e costretti al “Replay” degli ottavi di finale di FA Cup dal Birmingham, ndr) non deve far pensare ad un Napoli favorito per due ragioni principali: perchè la squadra londinese resta pur sempre un top club europeo e la voglia dei giocatori di dimostrare il loro reale valore potrebbe emergere proprio in Champions League perse, o quasi, tutte le altre competizioni, e perchè quest’anno ogniqualvolta i partenopei vengono considerati favoriti “steccano” l’appuntamento. Restare umili è la parola d’ordine di Mazzarri, da quando il Napoli infatti è tornato a giocare con lo stesso spirito dello scorso anno sono arrivati nuovamente i risultati, le prossime due gare pertanto, con appunto il Chelsea e l’impegno di campionato contro l’Inter per la corsa al terzo posto, saranno fondamentali e crocevia di una stagione che per i partenopei sembrava essersi messa davvero male.
Le due squadre si affrontano per la prima volta in assoluto, i precedenti del Chelsea in Italia però sono incoraggianti per il Napoli dal momento che i Blues nelle 7 trasferte precedenti in Italia hanno vinto soltanto una volta il 4 novembre 2003 con in panchina Claudio Ranieri battendo la Lazio all’Olimpico 4-0 nella fase a gironi dell’edizione 2003-2004 di Champions League.
Mazzarri, che domani non sarà in panchina (sostituito da Frustalupi) per le due giornate di squalifica inflittegli dalla Discilplinare dell’Uefa dopo l’espulsione rimediata nella gara contro il Villarreal e che quindi soffrirà dalla tribuna, nella conferenza stampa alla vigilia del match è stato molto cauto cercando di tenere al massimo il livello di concentrazione della squadra temendo le individualità degli avversari: “Sento dire che siamo favoriti. Se lo pensiamo davvero ci troveremo in difficoltà. Non conta che il Chelsea non stia andando benissimo in campionato. La pressione c’è ma sono fiducioso. Affrontiamo una squadra che in Champions ha giocato più di 100 partite, ha tanti uomini che possono fare la differenza. Noi proveremo a limitare il loro gioco. Dobbiamo dare il massimo e alla fine tireremo le somme“.
Anche il numero uno del club partenopeo, il presidente Aurelio De Laurentiis, ha voluto dire la sua sul match: “Contro il Chelsea sara’ una grande sfida, ma noi non ci poniamo limiti. A Napoli ho vissuto momenti emozionanti. Io sono un entusiasta e per me il Napoli è un film senza fine. Ringrazio la squadra, Mazzarri e i nostri tifosi per averci portato sin qua per questo fantastico appuntamento. La partita e’ aperta ad ogni risultato, la palla è rotonda e noi dovremo fare leva sulle nostre forze per riuscire a centrare un altro risultato importante“.
Per quanto riguarda le formazioni, il Napoli andrà in campo con il consueto 3-4-2-1 con tutti gli uomini a disposizione, unico assente Edu Vargas per la distorsione alla caviglia che lo terrà fuori un altro pò, quindi undici tipo con Campagnaro, Cannavaro e Aronica davanti a De Sanctis, Inler e Gargano in mezzo al campo, Maggio e Dossena saranno le due ali a sostegno del tridente Hamsik e Lavezzi che agiranno poco dietro il Matador Cavani; unico dubbio Campagnaro non al meglio, se non dovesse farcela è pronto Britos. Nel Chelsea, Villas Boas recupera Terry che dovrebbe guidare la difesa a 4 con Ivanovic, Cahill e Ashley Cole davanti a Cech, mediana a 3 con Ramires, Lampard e Raul Meireles tridente composto da Drogba boa centrale e Sturridge e Mata sugli esterni, panchina per Fernando Torres, Essien e Malouda.