Al San Paolo di Napoli lo zero a zero era, probabilmente, il risultato meno atteso. Invece, contro ogni previsione, Napoli e Cesena hanno completato la gara a reti inviolate, raccogliendo un punto che “smuove” la classifica ma che non serve a granchè, soprattutto al Napoli che in casa avrebbe dovuto fare di più, se non altro per invertire il trend negativo che ormai contraddistingue le prestazioni degli Azzurri contro le “piccole” del nostro campionato.
Il Cesena, però, ha ben saputo organizzarsi tatticamente ed il mister Arrigoni è riuscito a bloccare sapientemente le temute folate offensive dei partenopei, con un centrocampo a cinque studiato appositamente per fermare le avanzate degli uomini di fascia di Mazzarri. D’altronde, la formazione azzurra ha dovuto fare a meno di alcuni uomini chiave, quali El Pocho Lavezzi e Capitan Paolo Cannavaro, ed in attacco si è dovuto affidare al tridente sperimentale, formato da Dzemaili, Cavani e Pandev.
Nel primo tempo, è proprio Pandev a rendersi pericoloso in alcune circostanze, impegnando il portiere del Cesena Antonioli, che si fa trovare molto reattivo. Nel secondo tempo, il tecnico prova a correre ai ripari e schiera in campo Marechiaro Hamsik, al posto di un delundente Inler, con Dzemaili arretrato a centrocampo: nonostante ciò, il film della partita rimane pressocchè immutato, anche se il Napoli costruisce qualche pericolo in più: su tutti, l’occasione per Cavani, su cross di Dossena al 55′, respinta dal palo della porta di Antonioli.
Provvidenziale, invece, l’intervento di Antonioli in occasione del tiro ravvicinato di Goran Pandev, su cross di Hamsik dopo uno scambio con Zuniga, che il portiere del Cesena devia abilmente in calcio d’angolo. All’ 87′, il Napoli si rende pericoloso con una buona iniziativa proposta da Edu Vargas, e poi rifinita da Pandev, che spalanca la porta di Antonioli al Matador Cavani che, però, non si mostra affatto lucido e reattivo in tale circostanza, calciando prima addosso al portiere e poi, sulla ribattuta, facendosi respingere da Comotto sulla linea di porta il suo tiro al volo.
Qualche minuto dopo, il tanto sospirato gol finalmente sembra arrivare, grazie al colpo di testa di Pandev che batte Antonioli, ma il direttore di gara Banti annulla per un presunto fallo di mano di Cristian Maggio, fra le proteste feroci di tutta la squadra e dello stesso Walter Mazzarri che, a fine partita, si dichiara molto amareggiato per il comportamento del direttore di gara: lo sfogo di Mazzarri punta il dito contro Banti, colpevole di aver “influenzato l’esito della gara” e di aver impedito al Napoli – con la sua decisione di annullare il gol di Pandev – di ottenere quella vittoria che avrebbe assolutamente meritato, per la caparbietà e la grinta con cui ha provato a cercare il gol.
Lo sfogo, poi, si riferisce anche ad altri errori arbitrali che avrebbero condizionato il risultato delle ultime partite del suo Napoli, facendo sì che i partenopei perdessero cinque punti in classifica: ora, per l’allenatore è giunto il momento di non far più finta che tutto vada bene, ma di far sentire il proprio disappunto, perchè “la pazienza ha un limite”.
Tornando alle questioni di campo, comunque, nella gara di ieri si è visto un Napoli caparbio e volenteroso, al quale è mancato il gol ed un pizzico di fortuna, elemento essenziale per sbloccare partite in apparenza stregate come quella contro il Cesena. Fra i bianconeri romagnoli, va riconosciuto, però, grande merito al portiere Antonioli, che in diverse occasioni ha neutralizzato palle-gol molto insidiose. Antonioli, pertanto, merita un 7,5 in pagella.
Nel Napoli, invece, molto deludente la prova di Inler, poi sostituito da Hamsik, apparso troppo nervoso e poco lucido: voto 5.
Cavani, invece, ha sprecato troppe palle gol, facendosi ipnotizzare da Antonioli in più di una circostanza: in una partita come quella di ieri, lo “spreco” non poteva essere contemplato. Voto 5,5