Il Napoli è tornato ad esser una realtà del calcio italiano ma a differenze dei tempi di Maradona dove tutto ruotava intorno all’estro e ai colpi di testa del Pibe de Oro adesso vi è una grandissima organizzazione societaria che fanno ipotizzare un progetto più lungo e a più ampio respiro. Le scelte di De Laurentiis come sappiamo hanno portato gli azzurri in sette anni dalla Lega Pro fino alla Champions League esportando un modello Napoli sia dal punto di vista tecnico che manageriale. Bilanci perfetta, squadra quasi sempre competitiva ma ancora pronta ad esser messa in discussione al primo passo falso. Il normale e fisiologico appannamento delle ultime settimana è stato infatti estremizzato forse troppo dalla stampa ma allo stesso mal recepito dagli orgogliosi Mazzarri e De Laurentiis tramuntando la bella e convincente vittoria contro l’Udinese in un inspiegabile e rumoroso silenzio stampa che ha fatto infuriare giornalisti, tifosi e Lega Calcio che ovviamente ha degli obblighi da rispettare per aver ancora dei succulenti introiti dai diritti tv. Ma perchè il Napoli è in silenzio stampa? Sicuramente Mazzarri avrà avuto qualche problemino fisico mercoledi sera ma allo stesso tempo la società o lo stesso presidente De Laurentiis avrebbero potuto sostituire il tecnico davanti alle telecamere è chiaro però che dietro c’è la strategia di un tecnico orgoglioso e antipatico che aspira ad esser apprezzato per esser vincente e di un presidente che fa dei colpi ad effetto e cinematografici il suo stile di vita. Pensate un pò era antipatica e vincente la Juventus di Moggi e di Lippi prima e Capello poi, era antipatica scontrosa e sempre in lotta l’Inter di Mourinho (tecnico a cui si aspira Mazzarri) e del triplete. Il Napoli simpatico della scorsa stagione ambisce adesso a diventare antipatico e vincente e nella scaramanzia e cura dei dettagli “laurentiana” indire un ingiustificato silenzio stampa ne è la testimonianza.