Operazione aggancio compiuta: il Napoli di Cavani con la vittoria di ieri sulla Lazio raggiunge i bianconeri in vetta alla classifica. La vittoria sulla Lazio di ieri sa molto di esame di maturità superato a pieni voti, ma probabilmente la “patente” di grande squadra è stata conseguita da tempo dai partenopei, che conquistando il primato e appaiandosi in graduatoria alla Juventus hanno spazzato via i dubbi degli ultimi scettici rimasti in circolazione.
La complicità delle lacune di avvio stagione palesate da Milan, Inter e Roma sicuramente hanno dato indirettamente lustro alle prestazioni degli azzurri di Mazzarri, ma i valori assoluti del Napoli sono ormai indiscutibili.
Un allenatore preparato e ambizioso, una squadra ordinata e compatta in campo, un bomber che la butta sempre dentro e una serie di giocatori di ottimo valore che girano a pieno ritmo, una società seria e che ha programmato con saggezza, un palcoscenico come Napoli che per entusiasmo non è secondo a nessuno sono gli ingredienti di questa realtà calcistica che forse ha mancato sino ad ora solo di una piena convinzione nei propri mezzi e di una mentalità da “grande” del campionato.
Ma gli alibi e la falsa modestia sembrano ormai aver lasciato il passo alla consapevolezza della propria forza e al ruolo di aspirante “di diritto” allo scudetto: l’investitura del Napoli ad anti-Juve è stata probabilmente avanzata in tempi non sospetti già nel precampionato da parte degli addetti ai lavori più attenti e meno tradizionalisti nel sentenziare pronostici scontati.
Il Milan e l’Inter hanno infatti cambiato tanto, e ipotizzare quantomeno un loro inizio a rilento non sarebbe risultato sicuramente un azzardo; la Roma di Zeman, come tutte le squadre del boemo, non ha mai convinto a pieno per il discorso scudetto, a causa della filosofia di calcio stessa del tecnico, poco improntata al pragmatismo e al risultato; al contrario il Napoli è in costante ascesa da anni, fortificato dall’esperienza in Champions dello scorso anno, e appare come una squadra che è cresciuta organicamente e senza stravolgimenti tecnico-tattici.
Anche con un Lavezzi in meno, ma con un anno di esperienza in più, il Napoli ha saputo tenere testa alla Juventus già nello scontro diretto di Supercoppa Italiana, uscendo sconfitto solo dopo un match contestatissimo e palesemente viziato dagli errori arbitrali. Che sia l’anno buono per lo scudetto, o che possa esserlo, sono ormai non solo i napoletani più ottimisti a scommetterci: al campo la sentenza!