Da sempre il Sud America è la meta preferita da parte degli osservatori per scovare giovani talenti ed è sempre da quelle parti che spesso provengono i migliori calciatori del mondo. Il Napoli si sa, ha un debole per gli atleti d’oltreoceano e negli anni gli interessi di calciomercato hanno seguito spesso le strade dei sobborghi argentini e brasiliani. Da Careca ad Alemao, da Maradona a Lavezzi, da Gargano a Cavani. Certo, non si è trattato, nei casi citati, di calciatori scoperti e prelevati in tenera età, ma visti i precedenti e considerate soprattutto le capacità ed il talento di cui dispongono da quelle parti, meglio impostare programmi societari intelligenti e con gli sguardi volti nei paesi della samba e del tango. Ed ecco che il settore giovanile azzurro, in questi mesi, ha aperto le sue porte a quattro ragazzini tra i 16 e i 18 anni, tutti provenienti dalle calde terre del Sud America.
La prima giovane promessa si chiama Lautaro Cipolla Fernandez, argentino, attaccante esterno, alto 1, 82, che sarà ufficialmente azzurro all’inizio del nuovo anno. Sempre dalla patria del grande Diego ecco Lucas Sebastian Espindola, 16 anni, alto 1,80, seconda punta, veloce e dotato di buona tecnica. Sembra che il suo provino abbia lasciato di stucco gli addetti ai lavori. Sono brasiliani, invece, Caio Vinicius Eltnik, (anche se di origini olandesi) diciassettenne, centrocampista offensivo, alto 1,84, anche lui da tesserare a gennaio e Carlos Eduardo Sousa, 18 anni, difensore centrale di piede sinistro, molto forte di testa e alto 1,85, che ha già intascato i complimenti di Edinson Cavani. Come si dice, se sono rose…fioriranno d’azzurro.