“Voi italiani avete costruito una storia che mi ha fatto vergognare come uomo di calcio. Quando ho saputo di Calciopoli, mi sono vergognato terribilmente di dare da mangiare alla mia famiglia con i soldi del calcio. Però adesso qualcuno dice che bisognare abbassare i toni… L’Italia comunque non mi cambierà: sono arrivato onesto, me ne andrò via onesto”
In linea di massima il discorso di Jose Mourinho nel dopo partita di Inter-Chelsea non fa un grinza anche se forse il portoghese ha scelto il momento meno adatto visto l’aiuto di Mejuto Gonzales nella gara contro i Blue. Ogni sportivo con un briciolo di obiettività la penserebbe come lui ma da quanto si legge oggi sul portoghese Diario de Noticias, e riportato da Calciomercato.com, in Portogallo si è iniziato ad indagare su presunti condizionamenti da parte della classe arbitrale proprio negli anni in esplodeva la Mourinhomania al Porto.
Azevedo Duarte, ex vicepresidente della Federacalcio portoghese, è stato accusato davanti alla Seconda Circoscrizione Penale di Lisbona di aver sollecitato, attraverso una serie di telefonate, favori a un ex arbitro.
Per carità, il valore di Mourinho non si discute e la vittoria della Champions League è un impresa ma forse prima di ergersi a moralizzatore bisognerebbe pensarci visto che tutto il mondo è paese….
In Portogalle “si è iniziato a indagare” ed è ancora tutto da provare. In Italia, di indagare, si è finito da un pezzo, e sono arrivate le condanne. Della giustizia sportiva prima, di quella ordinaria ora. Fatti, non illazioni. Di illazioni ne è già piena la stampa italiana.
La vicenda riportata nell’articolo fa riferimento ad un altro filone d’indagine che segue la pena che il Porto ha già scontato alcuni hanni fa per i suoi illeciti quando al timone del club c’era Mourinho. La squadra portoghese era stata estromessa da tutte le competizioni internazionali se ricordi. Comunque per quanto riguarda in Italia la giustizia sportiva ha emmesso un suo verdetto, anche se a mio avviso troppo frettolosamente, la giustizia ordinaria invece ha già assolto parecchi arbitri e dirigenti della Federcalcio coinvolti in Calcipoli mentre Moggi è ancora in attesa di giudizio. Nessuna illazione, solo fatti.