Dopo Inter-Roma s’infiammano le polemiche
Il tecnico portoghese sta stancando ormai un pò tutti. Nella conferenza stampa di presentazione ufficiale come allenatore dei nerazzurri, si era dipinto come una persona che non ha timore di “dire le cose come stanno”. Critica i suoi giocatori in pubblico quando le loro prestazioni non sono convincenti (vedi caso Balotelli) perchè lui “dice semplicemente le cose come stanno”.
Ieri nelle interviste del dopo partita, alla domanda se per lui fosse rigore il fallo su Balotelli, ha risposto: “Il fallo su Balotelli? Per me è rigore”. Mourinho, per una volta, apri gli occhi e ammetti che il rigore di ieri sera non stava nè in cielo nè in terra, perchè le moviole di tutta italia lo hanno dimostrato e gli occhi di tutti gli italiani, tranne quelli nerazzuri ovviamente, lo hanno visto. Ora basta lamentarti sempre perchè l’Inter ha indubbiamente i migliori giocatori e non ha bisogno di questi favoritismi da parte degli arbitri per vincere lo scudetto.
All’epoca di Moggi la Juventus fu condannata alla retrocessione in Serie B per gli stessi episodi favorevoli che sta avendo l’Inter in questi ultimi anni. Intercettazioni a parte, vere o false che siano, i bianconeri erano una corazzata invincibile (si ricordi che nella finale mondiale del 2006 tra Francia e Italia erano 8 i giocatori presenti in campo che militavano nelle file bianconere e 3 erano i grandi ex: Zidane, Henry, Inzaghi. Insomma una squadra titolare) che, forse, poteva beneficiare dell’occhio di riguardo del direttore di gara (in buona fede), ma mai nessun tesserato ha negato l’evidenza degli episodi. Mourinho lo fa. E lo fa anche mancando di rispetto agli addetti ai lavori perchè tutti sono capaci di interpretare un episodio.
Spalletti ieri si è sentito derubato e preso in giro dai giocatori nerazzurri da poco rientrati negli spogliatoi che gli urlavano che il rigore fosse netto: un atteggiamento strafottente che ha mandato su tutte le furie l’allenatore della Roma che risponde ai microfoni “Vedete, poi ci pigliano per il c… perché da quattro anni vengo a Milano e ogni volta sono sfortunato nell’andamento degli episodi”.
Bisogna essere onesti nel “dire le cose come stanno”. Vero Mourinho? Altrimenti si incappa nelle famose cadute di stile sempre che, di stile, caro Josè, tu ne abbia mai avuto.