I primi due turni di libere del Gran Premio di Gran Bretagna si sono svolte in condizioni differenti, nella prima sessione infatti una leggera pioggia ha bagnato la lunga pista di Silverstone quel tanto che bastava per consentire a Valentino Rossi di mettere la sua Ducati davanti a tutti mentre nella seconda, con l’asfalto che si è asciugato progressivamente, il più veloce è stato Casey Stoner.
Alla luce dei risultati odierni il box Ducati spera in un week-end bagnato, le libere della mattina sono state dominate dalla casa di Borgo Panigale con Rossi che ha preceduto il compagno di team Nicky Hayden sulla seconda Ducati. Per il Dottore miglior tempo di 2:19.328, 77 millesimi più veloce dell’americano. Più staccati gli altri con Andrea Dovizioso, terzo tempo per il forlivese, che ha chiuso a 8 decimi dal leader (2:20.127) poi Stoner a quasi un secondo mentre i distacchi si fanno abissali dal quinto tempo in poi con Cal Crutchlow che ha accusato un ritardo da Rossi di 2 secondi, Stefan Bradl di due e mezzo e Dani Pedrosa di oltre 3 secondi. Quasi 4 invece quelli di Jorge Lorenzo, fresco di rinnovo contrattuale con la Yamaha, che ha terminato le sue prove con il miglior tempo di 2:23.174.
Il meteo da una tregua nel pomeriggio, la pista asciutta ha ristabilito le reali forze in campo con il campione del mondo in carica che ha fatto segnare il miglior tempo chiudendo il giro in 2:04.791. Stoner ha preceduto una fantastico Ben Spies, l’unico capace di stare al passo con l’australiano della Honda, firmando un incoraggiante, viste le sue deludenti prestazioni stagionali, 2:04.825. Terzo tempo per Alvaro Bautista in sella alla Honda Gresini davanti alla prima Ducati, questa volta però quella di Hayden, staccato di oltre mezzo secondo dal leader. Giornata poco proficua per Lorenzo che non è riuscito a fare meglio del settimo crono, evidentemente in Yamaha hanno preferito lavorare più in ottica gara cercando di capire il degrado delle gomme, fattore questo vero punto di forza della casa giapponese, a discapito della prestazione sul giro secco.
Per trovare Valentino Rossi bisogna scorrere più indietro, all’undicesima casella per la precisione con un ritardo di 2 secondi e 3 decimi. Distacco pesante dalla vetta che diventa maggiore se si guarda al tempo fatto registrare da Hayden. Va bene che in Ducati sono ancora lontani dal risolvere i noti problemi di messa a punto della moto, ma ciò non giustifica il gap che intercorre tra il pilota statunitense, che riesce ad essere costante con qualsiasi condizione di pista si presenti, e il sette volte campione del mondo della classe regina che continua a naufragare nelle retrovie crollando letteralmente quando la pioggia non accore in suo aiuto. A ciò va sommato anche che Rossi si trova esattamente a metà distacco tra l’ultima “mille”, la Ducati privata di Hector Barbera, e la prima delle CRT, quella di Randy De Puniet. Il team bolognese sta lavorando tanto per offrire al Dottore una moto che sia in grado quantomeno di poter battagliare con le Yamaha clienti, quasi sempre a ridosso della zona podio, ma nonostante i progressi intravisti nelle ultime uscite, l’obiettivo rimane ancora abbastanza lontano.