La morte di Gheddafi è stata accolta positivamente da tutta la comunità internazionale decretando la fine della guerra libica e di una dittatura che ormai da molto tempo opprimeva la Libia. A gioire per la fine della tirannia di Gheddafi c’è anche Claudio Gentile costretto a lasciare la Libia insieme a tanti altri italiani dopo il colpo di stato. “Sono felice per quello che è accaduto oggi, è la caduta, la fine di una dittatura che durava più di 40 anni. Migliaia di persone in Italia saranno contente di questo esito, sono certo che molti torneranno in Libia. C’era molto rancore nei confronti di Gheddafi che aveva colpito gente che non c’entrava niente. I miei zii mi hanno raccontato di aver dovuto lasciare tutto, dai soldi ai gioielli, è stato duro per la gente che lì si era costruita un futuro” Il campione del mondo dell’82 conferma poi la volontà di guidare la nazionale “Mi è stato chiesto se accettavo questo incarico, so che non è prestigioso ma lo faccio per una questione affettiva. Mi sento legato a questo Paese e se posso dare una mano, la do volentieri”.