Le dichiarazioni di Massimo Moratti nel giorno dopo la sonora e bruciante sconfitta europea contro lo Schalke 04 fanno intravedere dei segnali di rottura con il tecnico brasiliano Leonardo.
“La mia considerazione su di lui non è cambiata, per lui forse sì, ma io so quanto il calcio sia crudele e lui si è trovato in una realtà diversa” Queste sono state le prime parole del numero uno nerazzurro che mostrano appunto come Leonardo si sia sentito frastornato da questi risultati, e fosse sul punto di abbandonare la nave.
“L’ho beccato ieri sera tardi abbiamo chiacchierato, è una persona intelligente, sta facendo esperienza, un’esperienza non delle più facili. Fa dei ragionamenti intelligenti. Il calcio è legato anche alla fortuna e al tempismo. Questo è un momento da superare ma siamo tutti uniti”. Moratti ha aggiunto in seguito: “questo discorso su Leonardo è nato per parlare delle sue capacità, in seguito vedremo se allargheremo le sue responsabilità. In ogni caso, adesso facciamo quello che si deve fare su quella panchina, Leonardo sa perfettamente che è quella la sua responsabilità e dobbiamo contare su questo.”
È soprattutto in queste ultime dichiarazioni che si potrebbe leggere l’intento di rilegare Leonardo ad un ruolo dirigenziale ( in seguito vedremo se allargheremo le sue responsabilità), sempre parlando della prossima stagione. Con un richiamo al presente molto forte (adesso facciamo quello che si deve fare sulla panchina) dando nuova fiducia al tecnico in un momento difficilissimo perché comunque c’è da scongiurare una stagione da zeru tituli, lottando prima di tutto sul campionato che teoricamente non è ancora deciso, e sulla Coppa Italia dove ci sarà da affrontare una Roma agguerrita.
Cosa succederà nel futuro è ancora un’incognita, ma qualcosa si può intravedere, lanciando delle ipotesi o delle suggestioni di mercato.
GUARDIOLA – Rileggendo le dichiarazioni di Pep Guardiola attuale tecnico del Barcellona, che aveva appunto rilasciato un’intervista affermando come il suo periodo nei blaugrana stesse per finire, e che fosse arrivato il tempo per provare una nuova esperienza. Moratti è sempre stato un suo estimatore, e forse in estate affonderà il colpo decisivo per portarlo alla sua corte. (TuttoSport sostiene che ci sia già stato un incontro tra i due a Milano per parlare di ingaggio). Bisogna in ogni modo battere la concorrenza di Abramovich che dopo la sconfitta di ieri sera del Chelsea sta seriamente pensando allo spagnolo per la guida dei suoi Blues.
MOURINHO – Il ritorno dello Special One avrebbe del clamoroso. Ma a parte il disastro nella Liga, Mou sta facendo quello che gli riesce meglio in Europa, riportando il Real nell’olimpo del calcio. Battendo il Tottenahm 4 a 0 ha già ipotecato la semifinale con il Barcellona. Se dovesse vincere la doppia sfida contro gli arcinemici, sarà eletto eroe di Spagna, e difficilmente andrà via dal Real. In caso opposto potrebbe finire la stagione nel peggiore dei modi (perdendo anche la sfida con i blaugrana nella coppa di Lega spagnola) con Zeru Tituli; a questo punto un suo addio potrebbe essere più concreto di quanto sembri. Il ritorno del portoghese all’Inter è comunque cosa assai difficile, anche perché Mou ha più volte dichiarato amore incondizionato alla Premier.
VILLAS BOAS – André Villas Boas, 34 anni è più di una semplice suggestione. L’attuale tecnico del Porto ( che ha vinto il titolo in Portogallo con 5 turni di anticipo e stasera affronta lo Spartak Mosca nei quarti di Europa League) ha già lavorato all’Inter nella stagione 2008-09, quando era il “tattico” del primo Mourinho nerazzurro. Chi meglio di lui potrebbe conoscere l’ambiente nerazzurro? Soprattutto l’ipotesi morattiana di avere un futuro Mourinho a guidare i suoi stuzzica non poco il presidente interista.