Moratti contro la classe arbitrale, la Juve risponde “no comment”

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Massimo Moratti
Moratti, contro la classe arbitrale © Claudio Villa/Getty Images

E’ bastato un rigore non concesso al 90′ di una bella partita tra Inter e Cagliari per scatenare la reazione di Moratti contro l’arbitro Giacomelli e innescare una serie di polemiche che colpiscono anche la Juventus. Ma andiamo con ordine. I nerazzurri in casa contro i sardi, si ritrovano nei minuti finali a dover cercare il gol vittoria che permetterebbe di accorciare la distanza in classifica dai bianconeri, fermati sabato sera dalla Lazio sullo 0-0. Scocca il novantesimo minuto, siamo sul 2-2, Ranocchia viene atterrato in area rossoblu da Astori, l’arbitro ci pensa e decide di far proseguire l’azione negando un calcio di rigore (piuttosto netto) ai ragazzi di Stramaccioni, espellendo l’allenatore interista per proteste e beccandosi i fischi di tutto San Siro.

MORATTI – Inquadrato dalle telecamere, il presidente dell’Inter si lascia andare ad un “vaffa” diretto verso l’arbitro al momento del rigore non concesso alla propria squadra. Un Moratti scatenato, che a fine partita impone un silenzio stampa ai tesserati nerazzurri per protesta nei confronti degli errori arbitrali e probabilmente per evitare risposte scomode alle domande dei vari giornalisti. Ma lo stesso patron interista, all’uscita dallo stadio si ferma a parlare con i cronisti e critica con estrema durezza l’attuale classe arbitrale, rea di aver sbagliato nelle ultime tre partite a sfavore dell’Inter, riferendosi alla partita contro la Juventus a Torino (“vinta per grazie divina” secondo Moratti), contro l’Atalanta a Bergamo (per il rigore dubbio concesso ai bergamaschi) e appunto quella contro il Cagliari.

Massimo Moratti
Moratti, contro la classe arbitrale © Claudio Villa/Getty Images

Ad una provocazione di un giornalista “Presidente, lei vede un disegno o dei semplici errori?“, Massimo Moratti risponde stizzito continuando a criticare l’incapacità della classe arbitrale, temendo probabilmente il ripetersi di alcune situazioni che, secondo il patron, potrebbero ricollegarsi a Calciopoli.

INTER – Nella pagina iniziale del sito ufficiale dell’Inter è apparsa subito la foto dell’intervento tra Ranocchia e Astori. Provocazione contro la decisione di Giacomelli oppure semplice informazione giornalistica?

LA REAZIONE JUVENTINA – Il club bianconero (forse sentendosi coivolto) decide di rispondere alle critiche del presidente nerazzurro sui torti arbitrali con un “no comment” in evidenza nella home page del sito ufficiale della squadra, invitando i visitatori a cliccare su un collegamento che permette di accedere alla relazione integrale del procuratore federale Stefano Palazzi riguardante la sentenza di Calciopoli Bis sulle intercettazioni telefoniche tra i dirigenti nerazzurri e i designatori arbitrali di quel periodo, tutto finito in prescrizione. Era necessaria questa risposta provocatoria?

LA SFIDA INFINITA – Solite critiche e solite reazioni. Le due squadre non smettono di punzecchiarsi, tra vecchi ricordi di Calciopoli e attuali errori arbitrali. Inter-Juventus è anche la sfida tra Moratti e Agnelli, due personaggi che non riescono a rispettarsi e a trovare una tregua ed ogni occasione diventa giusta per portare avanti la propria battaglia.

L’OPINIONE – Premettendo che da questo momento si parla in modo generico sulle big. Perché permettere ad una società, che riceve tanti soldi dalle emittenti televisive, di poter imporre il silenzio stampa? E il rispetto verso le persone che permettono questo ampio giro di soldi intorno a questo sport? Sarebbe stato più opportuno metterci la faccia ed evitare queste proteste, che colpiscono soprattutto il tifoso della squadra e magari far capire che l’arbitro ha sbagliato esattamente come ha fatto Milito a porta vuota durante la gara. Errori umani, valutazioni errate che su 38 partite di campionato, più o meno si equivalgono (soprattutto per le big). Altrimenti, cosa dovrebbero fare le squadre di bassa-media classifica, che spesso neanche vengono prese in considerazione quando subiscono dei torti arbitrali?

A questo punto, se per ogni errore arbitrale bisogna mettere in dubbio la regolarità del campionato, robotizziamo gli arbitri e facciamo in modo che ogni partita fili liscia senza alcuna sbavatura. Attenzione però, potrebbe essere un’arma a doppio taglio e non rimarrei sorpreso nel vedere le cosiddette squadre top ritrovarsi con una decina di punti in meno rispetto ad un campionato arbitrato senza nessun aiuto tecnologico. Facile ricordarsi gli episodi a sfavore, più difficile farlo per quelli a favore!

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