Altro premio e riconoscimento ufficiale per l’Inter di Moratti che ha praticamente vinto tutto in questa stagione. Ieri pomeriggio presso la Sala Alessi di Palazzo Marino, sede dell’amministrazione civica di Milano, il Sindaco della città Letizia Moratti ha premiato i nerazzurri e il presidente Massimo Moratti con l’Ambrogino d’Oro (l’onorificenza conferita dal comune di Milano).
Il premio va all’Inter per la stagione perfetta con la conquista dei 3 titoli, campionato, Coppa Italia e Champions, e per la vittoria nel mondiale per Club.
Letizia Moratti durante la premiazione ha indossato una maglietta nerazzurra, volendo evidenziare fortemente la sua fede calcistica. Nel discorso di ringraziamento ha voluto ricordare a tutti le emozioni della stagione passata e spiegare come l’Inter sia fortemente legata alla storia della città di Milano:
“Grazie davvero a Massimo Moratti, oggi è una giornata di festa per tutti i tifosi interisti, me compresa. È una giornata di festa per tutta Milano, perché l’Inter,- ha aggiunto la Moratti– al di là del tifo, rappresenta un’eccellenza, rappresenta il grande calcio e porta il nome di Milano nel mondo. Quello di oggi è un premio all’Inter, che ci ha regalato nel 2009-2010 cinque straordinari risultati e per questo meritava un Ambrogino tutto speciale. L’Inter è collegata alla storia di Milano in maniera davvero profonda e premiarla oggi è un onore”.
Il sindaco di Milano (cognata del presidente nerazzurro) ha continuato con i ringraziamenti volendo elogiare due personaggi che oggi non ci sono più, ma che saranno per sempre nella storia nerazzurra:
“Oggi, bisogna ringraziare non solo Massimo, ma anche suo padre Angelo, che gli ha trasmesso questa grande passione, questo grande amore. Impossibile, poi, non ricordare anche un altro grande campione, Giacinto Facchetti: simbolo di uno stile, dello stile dell’Inter”
Premiata tutta la squadra nerazzurra, la parola per i ringraziamenti e per ritirare il premio è andata anche al capitano Javier Zanetti: “Grazie al sindaco Moratti, alla città di Milano, per questo riconoscimento. L’Inter è una grande famiglia e merita questo riconoscimento,- ha aggiunto l’argentino- i miei compagni ed io siamo orgogliosi di essere qui oggi insieme al presidente Moratti, a ricordare le tante vittorie ed emozioni”.
Le parole più belle e cariche di emozioni sono venute dal presidente nerazzurro Massimo Moratti:
“Ci tengo a ringraziare il sindaco, il Comune di Milano e tutta la città, che è stata vicina all’Inter per vincere tutto e che credo sia vicina anche quest’anno, per rivincere tutto.– a dimostrazione che Moratti sia più che convinto nella possibilità di tornare a ripetere il triplete- Spero che Milano sia orgogliosa dell’Inter come lo sono io, sia individualmente che nel lavoro di gruppo, che ci ha riempito di emozioni, felicità, grandi attese.
Il discorso si sposta in seguito sui giocatori, veri artefici di un’impresa sportiva senza precedenti in Italia: “ La simpatia di ognuno di questi giocatori,- ha dichiarato Moratti- la loro professionalità e umanità sono sempre più belle, e hanno fatto crescere il nostro amore nei loro confronti, e di questo ringrazio tanto la città”.
Finita la premiazione, Moratti aggiunge altre dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti presenti: “Credo che questo Ambrogino d’Oro sia un premio all’orgoglio, per quello che l’Inter ha portato a casa, non solo per se stessa ma anche per la città di Milano. È qualcosa di emozionalmente molto bello ciò che è stato fatto dalla città di Milan.”, lasciandosi andare alle emozioni e aggiungendo una dichiarazione che sicuramente infastidirà molto Galliani e il presidente rossonero Berlusconi: “ L’Inter è Milano, i tifosi dell’Inter sono sempre stati considerati i milanesi veri. L’Inter ha sempre rappresentato l’orgoglio dello sport milanese, ha più radici l’Inter per la città che il Milan, anche se poi, comunque, la squadra rossonera ha fatto bene.”
Chiusura finale con il ritorno al presente, e con la consapevolezza di chi sa di avere in mano una squadra in grado di rivincere tutto e perché no, bissare un nuovo Ambrogino d’Oro: “Comunque, pensando al presente, è un dovere per noi oggi provare a riportare a casa ciò che ci ha dato felicità, la vittoria: è un nostro dovere e sono felice di perseguirlo,… Arrivederci all’anno prossimo”.