Inizia la settimana più attesa per i tifosi italiani della Formula 1, quella che ci porterà al Gran Premio d’Italia a Monza. Una pista leggendaria, ogni anno sotto polemiche per varia natura, ma che resta sempre uno dei circuiti dove ogni pilota vorrebbe correre. Soprattutto è la pista più amata dalla Ferrari che qui ogni anno nel bene e nel male fa il bagno di folla, con quei cancelli che all’arrivo si aprono e riversano migliaia di fan sul tracciato per seguire la premiazione, fare un giro a piedi dove poco prima sfrecciavano i bolidi e rubare qualche scatto dal vicino paddock.
Monza raccoglie il fascino italico per la velocità e per la Ferrari in toto, forse anche molto più del Gran Premio di San Marino che il cavallino rampante ce l’ha vicino di casa. Un circuito invidiato e tentato di copiare da altre organizzazioni che abbina tecnica a pura potenza, brucia i motori ma sa anche rilevare ogni minimo difetto aerodinamico delle monoposto, insomma c’è tutto quello che serve per far godere il pubblico di una gara automobilistica.
Per la Ferrari è ovvio che sia un appuntamento “must” dove cercare di non fallire, per le altre rappresenta un tassello importante, un passaggio dove lasciare il segno che porta il proprio nome in una pista storica e leggendaria della Formula 1.
Inutile dire che la settimana che porta al Gran Premio d’Italia parta dai punti focali dell’ultimo appuntamento passato, infatti le prime dichiarazioni riguardano il rinnovo a sorpresa di Kimi Raikkonen, quando fino ad un mese prima sembrava imminente il divorzio tra la scuderia e il pilota. Le prime notizie riguardanti il rinnovo del contratto facevano pensare ad una soluzione di ripiego per la rossa, perché non riusciva a mettere le mani su Valtteri Bottas astro nascente anche lui finlandese come Raikkonen.
Ad iniziare l’avvicinamento a Monza ci pensa Maurizio Arrivabene, Team Manager scelto da Marchionne per la rinascita della Ferrari, che con semplicità e chiarezza smorza ogni possibile incomprensione sull’operazione di mercato:
“Raikkonen è un vero campione, un pilota di grande esperienza e competenza che si è integrato bene con il compagno di squadra Vettel e questo garantisce inoltre equilibrio nel team”.
Inoltre Arrivabene snobba anche le voci riguardanti il rinnovo dovuto esclusivamente per la mancanza di alternative a basso costo per la Ferrari ricordando che qualunque pilota che abbia le caratteristiche per guidare la rossa di Maranello ha di conseguenza anche un costo considerevole.