Ha destato non poche perplessità vedere ieri sera Montolivo capitano del Milan nel big-match contro la Juventus. Perché l’ex viola ha indossato la fascia di leader? Questa la domanda che si pongono i tifosi del Diavolo, stupiti nello scorgere Riccardo con quello che è un qualcosa di più di un semplice simbolo. Montolivo come Baresi, Maldini, Gattuso, Seedorf, Pirlo? No, in realtà le cose non stanno esattamente così. C’è un abisso tra il centrocampista rossonero e le vecchie glorie del Milan, ciò è chiaro anche ai sassi. Chi è stato capitano della squadra rossonera capirà subito come ci sia qualcosa di diverso, quasi come se in atto ci fosse una svolta rivoluzionaria. E la fascia di capitano a Montolivo rappresenta l’esatto stato d’animo che si respira in quel di Milanello. Il passato è bello che morto, adesso l’unica cosa che conta per davvero è il futuro.
L’INVESTITURA– Ipse dixit, così si diceva un tempo. In questo caso l’ipse è Berlusconi, che nella giornata di sabato, durante la sua seconda visita a Milanello, ha proclamato Montolivo capitano del Diavolo. Perché proprio l’ex giocatore della Fiorentina? Semplice, perché Montolivo ha dimostrato sul campo di avere tutte le qualità per indossare una fascia tanto pesante quanto carica di significato. Berlusconi l’ha definito il cervello del Milan, l’unico calciatore che può raccogliere l’eredità lasciata vacante da Pirlo. Lo stesso Montolivo ha poi dato lezione di carattere difronte a vecchi e nuovi compagni di squadra, tracciando la strada per un futuro più luminoso. Montolivo è infine il simbolo del nuovo corso, di quel progetto tanto sventolato ai quattro venti nelle ultime settimane. E allora è forse giusto così, Montolivo capitano in barba a tradizioni vecchie e ritrite, diventate ormai quasi stucchevoli.
GIA’, LA TRADIZIONE – C’era una volta la tradizione. No, non è l’inizio della favola per addormentare i bambini la notte. Un tempo al Milan vigeva la regola dell’età. Chi primeggiava nella speciale classifica della “permanenza”, si vedeva automaticamente assegnata la fascia da capitano in assenza del leader storico. Per questo appartiene tuttora ad Ambrosini, e per lo stesso motivo anche i vari Abbiati e Bonera possono beneficiare di tale titolo. Sì, fino a quando però? Da ieri a Milano, sponda rossonera, è stato tracciato il nuovo corso. Un futuro che vede il presidente Berlusconi più vicino, un futuro che strizza l’occhiolino ai giovani, un futuro che rompe definitivamente gli schemi col passato. Montolivo capitano, e niente sarà più come prima.