Monti risponde a Moratti “brutta offesa a me e alla tradizione della Gazzetta”

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Massimo Moratti

Massimo Moratti | © Vittorio Zunino Celotto/Getty Images
L’attacco di Moratti alla Gazzetta dello Sport lanciato ieri attraverso i microfoni di Inter Channel ha stupito tutti ma ha forse ridato credibilità al maggior quotidiano nazionale in questi anni spesso additato dai tifosi della Juventus come principale grimaldello e cassa di risonanza per il propagarsi dello scandalo Calciopoli. La rosea a dire il vero veniva presa anche come punto di riferimento dal generale Auricchio per comprovare i presunti torti subiti dalle avversarie della Juventus principalmente. Oggi il direttore della Gazzetta, risponde, a Moratti rigettando ovviamente ogni accusa e accusando il presidente nerazzurro di un offesa ingiusta nei suoi confronti e sopratutto della credibilità della rosea. A Moratti, che continuo a considerare un galantuomo nonostante le accuse gravi e ingiustificate che mi riserva, chiedo solo di meditare su un passaggio delle sue dichiarazioni. Quello in cui, dopo aver evocato in toni altissimi la memoria di Facchetti, addebita a me e alla Gazzetta la paternità di un attacco “determinante, duro, duraturo e calcolato contro di noi e quindi a favore di qualcun altro”, ovvero “non un’opinione ma una politica calcolata dalla direzione del giornale”. Monti attribuisce alla rabbia per le nuove accuse lo sfogo di Moratti ma allo stesso tempo non lo giustifica in quanto una persona del suo carisma e dalla sua posizione non può permettersi questo tipo di attacchi che non fanno altro che esagitare chi si reputa tifoso ma che utilizza ogni pretesto per far sfociare nella violenza. Inevitabile poi il paragone con Andrea Agnelli, il presidente bianconero qualche giorno fa in una intervista alla Gazzetta aveva in qualche modo tirato le orecchie alla Gazzetta attribuendogli la paternità di Calciopoli. Questa, più che una sassata alla libertà di stampa – non mi impressiona, il tiro al giornalista è ormai uno sport nazionale, solo mi fa strano che venga da lui – è una brutta offesa a me e alla limpida tradizione della rosea. Per conto di chi avrei ordito la congiura? Della Juve che, per bocca di Agnelli ma con toni ben più civili, in un’intervista alla Gazzetta ha accusato la medesima di essere stata il motore di Calciopoli? Dei miei azionisti? Di Abete, di Moggi, di Palazzi, cioè di tutti quelli con cui stranamente il presidente nerazzurro non se la prende nell’intervista a Inter Channel? Il direttore della Gazzetta conclude però chiedendo a Moratti di tornare indietro almeno su un passo della sua intervista e cioè quando attribuisce alla rosea le offese alla memoria di Giacinto Facchetti “In questa brutta storia, una sola verità mi preme di ristabilire. Sulla Gazzetta non è mai comparso un rigo che abbia oltraggiato la memoria di Giacinto Facchetti o che lo abbia equiparato a Moggi sul piano delle responsabilità. Al contrario,ho e abbiamo sempre scritto che nulla potrà scalfire il suo monumentale profilo di uomo e di atleta. Su questo punto, almeno su questo, vorrei da Moratti un’onesta correzione di rotta. Dura presa di posizione anche della redazione che chiede a gran voce l’intervento della Federcalcio nel riprendere Moratti e quello della Federazione Nazionale della Stampa e di Rcs nel difendere la libertà di espressione tutelando l’immagine della testata e dei giornalisti.

8 COMMENTI

  1. il suo comportamento è in linea con il presidente…..lui libero di non leggere e lei libero di non srivere

  2. Moratti non e’ un galantuomo e non si comporta da tale, ricordo ancora il gesto dell’ombrello in un derby dinanzi al mondo intero. fatta la premessa aggiungo che si crede un Dio in terra con liberta’ di attaccare stampa e giudici, la rabbia lo sta divorando in quanto si e’ reso conto che il suo scudetto di carta non vale piu’ nulla e che la sua inter ha compiuto gli stessi illeciti della juve senza essere punita, anzi gratificata, e questa e’ la vergogna piu’ grande del calcio italiano dalla sua esistenza.
    Non dimentichiamo che a “gratificare” l’inter fu tale guido rossi, amico di moratti nonche’ ex manager della societa’,credo che altri commenti siano superflui.

  3. quello che mi indigna di più è il mettere sullo stesso piano Facchetti e Moggi,

    seconda cosa: qualsiasi altra squadra, all’infuori magari delle milanesi, avesse fatto quello che ha fatto la juve con i suoi dirigenti dell’epoca sarebbe stata radiata dal calcio è questo lo sapete tutti.

  4. moratti nn solo,nn sà perde ne vincere,è pure un vigliacco,si nasconte dietro una persona che nn c’è più,dovremmo guarda il conto in banca del colonnello visto che a nascosto le intercettazioni del’inter per quattro anni.

  5. che c’è mariano ti dispiace di facchetti eh? adesso non lo possono fare più santo mannaggia…….ma purtroppo chiamava eccome è più di tutti pure, ma vai a cacare vai è risparmiati di dire stronzate interista fregato è perdente :-)

  6. Taroccavano tutte le grandi, ma a condurre il gioco erano i GRANDI TAROCCATORI i mamma santissimi di TORINO;
    taroccavano tutto auto comprese ci facevano credere che erano le migliori:
    prezzo tedesco, qualità cinese, disegno ITALIANO, piccoli piccoli, brum brum

  7. ma ancora che credete a sti babbei? Stanno facendo il finto litigio degli amanti per far vedere che hanno sempre ragionato da indipendenti……I polli ci cascano….

  8. MORATTI un bambino senza dignità..!!!

    Il 18 luglio la commissione di giustizia sportiva emetterà un verdetto di assegnazione dello scudetto all’inter con una pesante censura. E’ facile prevedere poi che la stessa non abbia bisogno di aggirare la prescrizione per rendere esecutive le sanzioni per le quali ha emesso una sentenza indiscutibile (violaz. art. 1 e 6). L’inter sarà invitata (costretta..) a chiedere la rinuncia alla prescrizione (così come la juve per bocca dell’avv. Zaccone fu invitatata a chiedere la B con penalizzazione..) e avrà luogo quindi un processo rapido in base al quale verranno applicate le sanzioni relative all’esito della sentenza..
    Se le intenzioni fossero quelle di far finire tutto in una bolla di fumo avrebbero dato l’art. 1 all’inter con conseguente revoca dello scudetto per buona pace di tutti.. invece da quello che si sta vedendo il finale sarà ben diverso.. E’ impensabile pensare che dopo quello che è emerso non si punisca una squadra che ha truffato.. nascosto le prove.. testimoniato il falso in tribunale e appiccicatosi uno scudetto della vergogna sulle proprie maglie come se niente fosse.. L’italia sportiva intera attende GIUSTIZIA..!!

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