La Roma e Vincenzo Montella sono sempre più vicini. Nonostante le resistenze del presidente catanese Nino Pulvirenti, l’ex giocatore e allenatore della Roma è pronto a far ritorno alla base dopo appena 12 mesi. Grande soddisfazione per il tecnico napoletano che non ha mai nascosto e lo ha sottolineato a fine campionato che alla Roma non potrebbe dire mai di no. Vincenzo Montella ha salutato la squadra nella cena di fine stagione tenutasi lo scorso giovedì sera e nella giornata di ieri è atterrato nella Capitale dove a breve dovrebbe firmare secondo indiscrezioni un contratto di tre anni con opzione per il quarto.
PULVIRENTI BLEFFA – Nella giornata di ieri il presidente del Catania Nino Pulvirenti ha parlato ed ha voluto smentire le voci che girano da molti giorni intorno al suo allenatore: “A livello personale siamo contenti del rendimento di Montella, quel che si è costruito attorno a lui è pura fantasia. Stiamo facendo ipotesi sul nulla, dal mio punto di vista il Catania ha già il suo allenatore per l’anno prossimo”. Poi continua chiarendo meglio la situazione: “Su Montella abbiamo costruito una squadra. Abbiamo fatto investimenti su questo allenatore. Io parto da qui. La cena? Non c’è stato sicuramente un addio, comunque andranno le cose ci rivedremo per forza. Montella scontento di rimanere? Qualsiasi allenatore è un professionista, che deve sapere fare il proprio mestiere. Certo, serve l’entusiasmo, magari all’inizio non si è contentissimi ma poi si riprende bene. Ad oggi, Montella sarà l’allenatore del Catania al 100%”.
Nonostante le dichiarazioni rilasciate dal presidente del club siciliano, ci appare molto difficile immaginare Montella sulla panchina catanese anche nella prossima stagione, ma una cosa si è intuita nella parole di Pulvirenti ovvero l’intenzione di farsi da parte ma solo a certe condizioni. Nelle ultime ore si parlerebbe di un indenizzo (circa 3 milioni) che la società capitolina dovrebbe versare al Catania per liberare l’aeroplanino. Nei prossimi giorni potrebbe esserci la svolta definitiva anche perchè è impensabile trattenere un allenatore che ha voglia di andare da un’altra parte. Questione di ore o di giorni ma l’aeroplanino sta per atterare a Roma.