A detta di molti è la migliore finale possibile. Due modi di far calcio differenti ma entrambi tremendamente spettacolari e redditizi. L’Olanda arriva in finale per la terza volta e come nel ’78 affronta una squadra che non è mai salita sul tetto del mondo. La Spagna non ha mai abbinato spettacolo e concretezza come negli ultimi anni e con Del Bosque in panchina ha maturato ancor di più la forza e la fiducia innescata da Aragones durante l’europeo 2006.
La chiave tattica:
Toccherà a Van Bommel e De Jong il lavoro più probante e decisivo. I due “cagnacci” di Bert van Marwijk dovranno cercar di impedire il più possibile la ragnatela di passaggi dei giocolieri iberici e far ripartire rapidamente l’azione indovinando il passaggio illuminante per Wesley Sneijder o propiziando l’uno contro uno di Robben con Capdevila e di Kuyt con Sergio Ramos. Di contro la Spagna dovrà cercare di sfondare il muro a centrocampo verticalizzando per il tagli di sua maestà Villa e di Pedro visto ormai la sicura rinuncia dal primo minuto a Torres.
I duelli più interessanti:
- Sneijder e Villa: Sono i migliori realizzatori in assoluto e nella finalissima si giocano il titolo di capocannoniere del torneo e forse molto di più. Sarà molto probabilmente da questo confronto che si sceglierà il vincitore del Pallone D’oro e Sneijder, Villa e Xavi sono i principali indiziati.
- Iniesta e Robben: Vivono di fiammate, lo spagnolo sembra aver cento occhi per come riesce a trovare il compagno. L’olandese a vederlo sembra vecchio stanco per poi accorgerti che con un accelerazione si è disfatto dell’avversario.
- Busquets vs De Jong e Van Bommel: Sarà una lotta tra cattura palloni. Il giovane del Barcellona giocherà presumibilente su Snejder e avrà il compito di limitarne la sua creatività. La coppia olandese si dovrà dividire tra Iniesta, Xavi e Xabi Alonso sperando di evitar il mal di testa.
- Sergio Ramos e Van der Wiel: Con Maicon e Lahm sono in questo momento i terzini più offensivi e determinanti in circolazione. Domenica la partita si deciderà anche dalla loro capacità di farsi breccia sulla destra.
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