Questa sera a Città del Capo avremo il nome della prima finalista di questo Mondiale 2010.
E sarà una tra Uruguay e Olanda ad arrivare al prestigioso appuntamento dopo un cammino esaltante per entrambe le formazioni, soprattutto per gli “Oranje” che nel turno precedente, i quarti di finale, hanno fatto fuori il Brasile super favorito nella corsa al titolo mondiale e che invece è stato rimandato a casa “con la coda tra le gambe”.
La favola dell’Uruguay potrebbe invece continuare ancora, dato che la compattezza del gruppo “Celeste” è arrivata a livelli altissimi.
Sognare non costa nulla, e il tecnico della Celeste Oscar Washington Tabarez sa che i suoi giocatori hanno tutte le carte in regola per ribaltare il pronostico. Queste infatti le sue parole alla vigilia dell’attesissima sfida:
- “Per la nostra storia, ci si è sempre aspettato molto dall’Uruguay, e siccome negli ultimi tornei non siamo stati all’altezza delle aspettative, un cammino come quello di quest’anno spicca ancora di più. Ma non vogliamo paragonarci alle squadre che hanno vinto i Mondiali del 1930 e del 1950, anche se possiamo ancora ripercorrere le loro orme. Il fatto che la gente guardi alla semifinale come la partita più importante degli ultimi decenni è comprensibile ma questo non aggiunge ulteriore pressione. L’Olanda è un avversario molto difficile ma non impossibile da battere. Rispetto al passato, è una squadra molto equilibrata, dietro non concedono nulla a differenza di altre nazionali olandesi che non davano tanta importanza alla fase difensiva“.
Ha sottolineato l’ex allenatore di Cagliari e Milan. Poi ha commentato anche sulle assenze della sua squadra, soprattutto quella di Luis Suarez, diventato improvvisamente eroe nazionale dopo la parata al 120esimo minuto contro il Ghana che gli è costata l’espulsione ma che è valsa, a conti fatti, la qualificazione alla sua squadra:
- “Abbiamo abbastanza giocatori da mandare in campo, una squadra che merita tutta la fiducia“.
Sulla sponda opposta, il ct olandese Bert van Marwijk sottolinea le qualità degli avversari:
- “All’inizio del torneo, l’avevo detto ai miei giocatori che si trattava di una squadra da prendere ad esempio. Ogni squadra ha il suo punto di forza, e per l’Uruguay è la passione. Domenica in allenamento, i giocatori erano un po’ stanchi. Ma oggi avevano già riacquistato la loro freschezza. Sono tutti molto ben preparati“.
Van Marwijk respinge poi le accuse di una squadra dal gioco poco spettacolare:
- “Non abbiamo vinto per caso contro grandi squadre come il Brasile. Se si fanno dei gol è perché creiamo delle opportunità. Ma non è suffciente per essere sempre spumeggianti“.
Uruguay oppure Olanda, dunque! E per entrambe si tratterà, in caso di qualificazione, della terza finale della loro storia: ottimi i precedenti della “Celeste” con 2 vittorie nel 1930 e nel 1950, un pò meno incoraggianti i precedenti degli “Oranje” con 2 sconfitte nel 1974 e nel 1978 ai tempi del calcio totale olandese con Johan Cruijff massimo esponente del movimento.
E’ il quarto confronto tra queste due Nazionali: l’Uruguay si è imposto per 3 volte, l’Olanda una. Al Mondiale, però, l’unico precedente è favorevole agli “Oranje”, che nel ’74 si imposero per 2-0 in una gara della fase a gironi. Nelle sfide tra queste 2 nazionali, la vincitrice ha sempre segnato 2 reti: 3 di questi match sono terminati con il risultato di 2-0, l’altro si è concluso con il punteggio di 2-1. Contro l’Uruguay, l’Olanda potrebbe stabilire il proprio nuovo record di vittorie in una edizione della Coppa del Mondo, dopo aver eguagliato quello del 1974 (5 successi) battendo il Brasile ai quarti di finale. L’Olanda ha perso solo 2 delle 10 gare disputate contro nazionali sudamericane in Coppa del Mondo (escluse le partite perse ai calci di rigore). La nazionale uruguaiana non ha vinto nessuna delle ultime 13 gare contro avversarie europee ai Mondiali (6 pareggi e 7 sconfitte); l’ultimo successo dell’Uruguay contro una nazionale europea risale al 1970, quando si impose sull’Unione Sovietica per 1-0 ai quarti di finale. Diego Forlan ha segnato 4 reti in Coppa del Mondo finora (dal 2002 ad oggi), ma non ha ancora trovato la via del gol contro nazionali non africane.
Poche ore al via, poi Sneijder e Robben da una parte e Forlan e Cavani dall’altra daranno il via ai fuochi d’artificio.
Queste le probabili formazioni di Uruguay-Olanda, semifinale del campionato del mondo, in programma martedì sera (20.30) a Città del Capo.
URUGUAY (4-3-3): 1 Muslera, 2 Lugano, 6 Victorino, 3 Godin, 22 Caceres, 16 M. Pereira, 15 Perez, 17 Arevalo, 7 Cavani 10 Forlan, 13 Abreu. (12 Castillo, 23 Silva, 8 Eguren, 11 A. Pereira, 20 A. Fernandez, 14 Lodeiro, 5 Gargano, 18 Gonzalez, 19 Scotti, 21 S. Fernandez). All.: Tabarez
OLANDA (4-2-3-1): 1 Stekelenburg, 12 Boulahrouz, 3 Heitinga, 4 Mathijsen, 5 Van Bronckhorst, 6 Van Bommel, 14 de Zeeuw, 7 Kuyt, 10 Sneijder, 11 Robben, 9 Van Persie (16 Vorm, 22 Boschker, 13 Ooijer, 15 Braafheid, 18 Schaars, 20 Afellay, 19 Babel, 17 Elia 21 Huntelaar, 23 Van der Vaart). All.: Van Marwijk.
Arbitro: Irmatov (Uzbekistan).