E’ il giorno del debutto mondiale per una delle formazioni di calcio più forti al mondo: l’Argentina di Diego Armando Maradona.
L’ex fuoriclasse del Napoli siederà in panchina per guidare i suoi giocatori al successo nella massima competizione intercontinentale che nel paese sudamericano è molto attesa.
Ovviamente gli occhi saranno puntati quasi esclusivamente sull’unico vero erede di Maradona, ovvero Leo Messi che sarà chiamato all’arduo compito di trascinare i suoi compagni di squadra in ogni partita. Vero faro della squadra, Messi deve dimostrare anche in Nazionale di essere quel giocatore determinante che noi tutti possiamo ammirare nella sua squadra di club, il Barcellona. I risultati e le prestazioni della “Pulce” con la squadra del proprio Paese non sono stati mai eccellenti ma ora è arrivato il momento di dimostrare che le cose possono (e devono) cambiare se il nome del piccolo talento argentino vorrà essere accostato ed essere al pari di quello del suo illustre predecessore che ora lo guida dalla panchina.
Maradona ha incoronato definitivamente Messi come leader e punta di diamante della “Selecciòn”:
- “Se c’è qualcuno che può trascinare questa Argentina verso il trionfo finale questo qualcuno è sicuramente Leo Messi“.
Parola di Diego Armando Maradona, uno che l’Argentina l’ha già trascinata a grandissimi traguardi e che di magie se ne intende come pochi altri. L’allenatore albiceleste però responsabilizza anche il gruppo:
- “Messi non può essere lasciato solo. Per vincere l’Argentina ha bisogno sia di Leo che di una squadra intera a disposizione del suo genio. Messi insomma deve essere la ciliegina sulla torta di un grande gruppo che lavora dietro di lui e che lo supporta“.
Poi fa un augurio al suo numero 10 ma implicitamente anche a sè stesso:
- “Vorrei che Messi avesse lo stesso impatto e che ricoprisse lo stesso ruolo di protagonista che io ebbi al Mondiale del 1986. Gli auguro di diventare il migliore di tutti i tempi“.
Indubbiamente le favorite al titolo potrebbero essere altre, Brasile e Spagna su tutte, ma Diego si augura che le invenzioni di Messi faranno la differenza.
Dall’altra parte del campo ci sarà la Nigeria che dovrà cercare di fermare i campioni sudamericani che scenderanno in campo. Impresa veramente difficile ma gli africani non tremano.
Per quanto riguarda le formazioni, modulo spregiudicato per l’Argentina con il solo Mascherano a protezione della linea difensiva (che annovera anche un centrocampista di fascia schierato come terzino, ovvero Jonas Gutierrez) e 4 giocatori dalle spiccate doti offensive come Carlos Tevez, Angel Di Maria, Sebastian Veron e l’immancabile Leo Messi a supporto di Higuain, momentaneamente in vantaggio per il ruolo da titolare in attacco sul “Principe” Diego Milito.
La Nigeria baserà il suo gioco su alcuni giocatori chiave che saranno chiamati a superare i loro limiti contro una super potenza del calcio come l’Argentina. Parliamo della spinta del difensore marsigliese Taiwo, dell’esperienza al centro della difesa di Yobo, del prezioso contributo a centrocampo del giocatore del Fulham Etuhu e della velocità e della pericolosità in attacco dell’ex nerazzurro Obafemi Martins. Solo panchina per il “gioiellino” del Chelsea Obi Mikel ma non si escludono sorprese dell’ultim’ora con il numero 10 nigeriano in campo.
Si gioca alle 16 con l’Argentina nettamente favorita sulla Nigeria per via dell’enorme tasso di talento in squadra. Ma gli uomini del C.T. svedese Lars Lagerback potrebbero sorprendere sfruttando la loro resistenza e potenza fisica.
ARGENTINA-NIGERIA: PROBABILI FORMAZIONI
Probabili formazioni di Argentina-Nigeria, valida per il gruppo B, in programma all’Ellis Park (ore 16.00):
Argentina (3-4-3): 22 Romero, 2 Demichelis, 13 Samuel, 6 Heinze, 17 Gutierrez, 14 Mascherano, 8 Veron, 7 Di Maria, 10 Messi, 11 Tevez, 9 Higuain. (21 Andujar, 3 C. Rodriguez, 15 Otamendi, 4 Burdisso, 12 Garce, 5 Bolatti, 20 M. Rodriguez, 23 Pastore, 19 Milito, 16 Aguero, 18 Palermo, 1 Pozo). All.: Maradona.
Nigeria (4-4-2): 1 Enyeama, 17 Odiah, 5 Ofolabied, 2 Yobo, 3 Taiwo, 11 Odemwingie, 20 Etuhu, 15 Lukman, 14 Kaita, 8 Aiyegbeni, 9 Martins. (23 Aiyegnugba, 16 Ejide, 22 Adolaye, 21 Echiejile, 6 Shittu, 13 Ayila, 4 Kanu, 12 Uche, 7 Utaka, 18 Obinna, 19 Obasi, 10 Ideye). All.: Lars Lagerback. Arbitro: Wolfgang Stark (Germania)