Moggi: “Elkann mi ricorda l’innominato dei Promessi Sposi”

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Non ha placato l’ira di Luciano Moggi la presa di coscienza della proprietà bianconera che alla luce delle nuove intercettazioni ha chiesto una revisione del processo. Moggi attacca Elkann per la scelta tardiva e inopportuna visto che arriva solo grazie al lavoro solitario dei suoi avvocati.

“Lei Elkann, con questo suo tardivo ravvedimento, mi ricorda l’Innominato dei Promessi Sposi, che dopo una notte di travaglio morale decide di convertirsi e di dare una svolta positiva alla sua vita… Viene da chiedersi dove sia stato e cosa abbia fatto in questi quattro anni… Chissà se dietro questo suo ravvedimento non ci sia il tentativo di sviare l’attenzione dai disastri che la Sua illuminata gestione ha saputo regalare ai tifosi…”.

E ancora attacchi all’Inter e al Milan:

“Altro che Cupola, non era solo Moggi che chiamava Bergamo, ci sono dentro fino al collo anche il signor Moratti e la sua Inter. Tutti sapevano e tutti… facevano. Incontrai Berlusconi nella primavera del 2006 e il presidente rossonero mi chiese se avessi voluto entrare nel Milan come dg. Ma due settimane dopo l’incontro, in Figc arrivarono i fascicoli della Procura di Torino con le intercettazioni che mi riguardavano. Carraro informò subito Galliani che ne parlò con Berlusconi suggerendogli di lasciar perdere…”.

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