Alex Liddi, giocatore dei Seattle Mariners in MLB, entra di diritto nella storia del baseball italiano: il sanremese è infatti il primo nostro connazionale ad ottenere un furicampo che porta al Grande Slam (ovvero una battuta fuori campo che porta 4 punti alla sua squadra per via delle basi “piene”). Grazie all’exploit di Liddi i suoi Mariners sono riusciti ad avere la meglio sui fortissimi Texas Rangers, team vicecampione MLB da 2 anni e favoritissimo per la vittoria finale in questa stagione (5-3 il punteggio finale della gara).
Alex Liddi , schierato come esterno di sinistra, confeziona la giocata decisiva nel quinto inning e spezza in due la partita. Seattle, avanti 1-0, ha Saunders in terza base, Carp in seconda e Ackley in prima. La sua battuta permette ai compagni di raggiungere casa base e così fa lui stesso piazzando punti preziosissimi per il risultato finale. Per lui è il terzo fuoricampo stagionale (in 23 presenze complessive) ma, come già detto in precedenza, il primo a basi piene che ha regalato ben 4 punti.
Nel complesso Alex Liddi ha chiuso la sua partita contro i Rangers con 2/3 al piatto (ha colpito 2 delle 4 valide di Seattle, che grazie al suo apporto ha vinto 6 delle ultime 7 partite e viaggia ora con un record di 21 vinte e 25 perse), aggiornando a 0.273 la sua media battuta con 3 fuori campo e 9 punti battuti a casa). Davvero ottimi numeri per una semi-matricola (aveva esordito già nella parte finale della scorsa stagione).
La MLB ha dichiarato che Liddi è il primo italiano a realizzare un Grande Slam dai tempi di Reno Bertoia, che ci riuscì nel 1958 con la maglia dei Detroit Tigers. Bertoia (nato a Vito d’Asio, a Pordenone, ma emigrato con la famiglia in Canada all’età di un anno) però aveva iniziato a giocare a baseball negli Stati Uniti, quindi la sua formazione come giocatore non è di origine italiana come quella di Liddi.
Safeco Field di Seattle in visibilio, a fine gara i compagni di squadra festeggiano Liddi riversandogli addosso schiuma da barba in modo affettuoso. Entusiasta del nostro connazionale il manager-allenatore dei Mariners Eric Wedge:
“Quando si presenta in battuta, può fare danni, lavora sodo come tutti gli altri giocatori, ecco perchè riesce a mantenere una condizione costante anche quando non gioca. E’ ancora giovane, ma ha già imparato molto”.
Dopo la gara lo stesso Liddi ha commentato al Seattle Times:
“E’ stato un ottimo momento: vedi fare queste azioni ai grandi giocatori e quando sei tu che le riesci a fare, vuol dire che è una buona cosa. Quando diventerò uno di questi grandi giocatori? Non lo so. Cerco di dare sempre il meglio di me in campo e se continuerò a mostrare cosa sono in grado di fare, un giorno forse potrò diventarlo. Questo Grande Slam mi aiuterà parecchio ma devo continuare a lavorare perché sto giocando in una nuova posizione e voglio migliorare“
Dopo i tanti progressi fatti registrare in questa prima parte di stagione Alex Liddi diventa davvero un punto fermo dei Seattle Mariners ed i suoi sacrifici lo ripagheranno in futuro visto che al momento è il primo dei giocatori europei nelle statistiche relative al suo ruolo.