Alex Liddi è il primo italiano a giocare nella Major League Baseball, il campionato professionistico americano. Liddi è stato preso dai Seattle Mariners, dopo 6 anni negli States, il ventitreenne italiano può coronare il suo sogno diventando il primo giocatore nato e cresciuto in Italia ad entrare in una rosa di MLB. Indosserà la casacca numero 16. Cresciuto nel settore giovanile del Sanremo Baseball, ha ricevuto nel 2005 la chiamata dei Seattle Mariners. A soli 17 anni Alex ha lasciato così l’Italia per inseguire il suo sogno ed ha giocato solo in Rookie League (la Lega minore della MLB), a Peoria, in Arizona. Trasferimenti a raffica per lui in località veramente sconosciute come High Desert, California, Grand Chute nel Wisconsin e Jackson nel Tennessee. Ma nonostante tutte queste difficoltà la sua ascesa nel circuito delle Minors è stata molto regolare tanto che quest’anno in triplo A con i Tacoma Rainers (società dello stato di Washington, affiliata proprio ai Mariners) è tra i 4 giocatori di tutte le Leghe Minori ad avere almeno 100 punti segnati e 100 punti battuti a casa. Ha battuto a livello di Triplo A oltre 30 fuoricampo! Queste prestazioni eccellenti gli hanno garantito una seconda opportunità con i Mariners dove dividerà lo spogliatoio con Ichiro Suzuki, lo sportivo più conosciuto e amato in Giappone e con Felix Hernandez, venezuelano: una squadra internazionale quella di Seattle che ha regalato una importante opportunità anche all’italiano. Queste le parole di Alex in una intervista rilasciata a Jon Morosi, primo commentatore di baseball di Fox Sports:
- “E’ un momento davvero speciale per me, un momento di enorme orgoglio per la mia famiglia e per il mio paese. Spero che questo mio approdo in MLB possa favorire il movimento del baseball in Italia e che sempre più giovani possano avvicinarsi a questa meravigliosa disciplina“
Molto soddisfatto anche il Presidente della Federazione italiana baseball Riccardo Fraccari:
- “Per il baseball italiano è un momento storico. A livello personale, noi che Liddi lo abbiamo visto crescere proviamo una gioia che non è facile esprimere a parole“.