Il Pallonaro

Milan bastone e carota per battere il Barcellona. Le strade per Allegri

La sfida contro il Barcellona appariva una sfida proibitiva, ma ora il pareggio a reti inviolate conquistato a San Siro ha fatto cambiare idea a molti in casa Milan. Allegri, insieme al vice Tassotti, sta studiando un piano per riuscire a superare indenne la prova del Nou Camp, in programma martedì prossimo. La mission impossible blaugrana fa meno paura ai tifosi del Diavolo. I rossoneri si presentano in Spagna avendo a disposizione due risultati su tre per passare il turno e approdare alle semifinali di Champions League, dove incontrerebbero la vincente di Benfica-Chelsea (all’andata terminata con la vittoria degli inglesi per 1-0 in Portogallo). Scopriamo quale idea serpeggia a Milanello per battere il Barcellona di Guardiola.

DUE STRADE – Ci sono due strade in grado di mettere in difficoltà la sinfonia catalana. Una è il pressing fin dalla loro area di rigore, in modo tale da tagliare i rifornimenti a gente come Xavi e annullare contemporaneamente la fonte di gioco più luminosa, il Pallone d’oro Messi. Atteggiamento che il Milan ha avuto nel corso dei primi 10′ minuti della partita d’andata, durante i quali i rossoneri sono riusciti a mettere in seria difficoltà un Barca apparso troppo timoroso. Tale pressing però è impensabile per una squadra come quella di Allegri per tutti i 90′ minuti, perché giocatori come ad esempio Seedorf, Ambrosini, Robinho non hanno né il dinamismo né la forza per un lavoro del genere. Sono pochissime le squadre capaci di affrontare il Barcellona in questo modo. Forse soltanto il Real Madrid di Mourinho ha avuto la forza di pressare con una ferocia agonistica disumana gli uomini di Guardiola, dal primo all’ultimo minuto. La finale di Copa del Rey dello scorso anno rimane l’esempio più eclatante in questo senso ma anche l’unico trionfo del vate di Setubal contro l’acerrimo rivale blaugrana da quando è sulla panchina dei Blancos.

massimiliano allegri | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images

L’ALTRA VIA – L’altra strada è quella rappresentata dal “catenaccio”. Allegri però sta pensando di aggiungere al sistema di gioco più antico del mondo qualche variante di originalità per sorprendere il Barcellona. La base resta quella di sempre, con una linea di difesa bassissima. La sorpresa dovrebbe essere un pressing improvviso ai danni dei giocatori blaugrana, che sbilanciati in avanti offrirebbero importanti spazi per il contropiede rossonero, una delle armi fondamentali che a San Siro gli uomini di Allegri non sono riusciti a innescare. Inoltre il recupero di Abate, assente nel match d’andata, consentirà al Milan di sfruttare la spinta dei suoi terzini, i quali secondo il piano della coppia Allegri-Tassotti dovranno proporsi in avanti per poi tagliare alle spalle dei difensori avversari. La retroguardia blaugrana rappresenta il punto debole del dream team di Guardiola, ed il Milan ha gli uomini in grado di colpire mortalmente la squadra spagnola.

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