Per la prima volta nella lunga e gloriosa era berlusconiana il Milan ha un prezzo, da voci vicine alla società infatti sembra sia emerso che il premier in persona abbia commissionato uno studio per valutare il valore del vecchio diavolo: il valore? 800 milioni di euro. Mettiamo in chiaro una cosa, il club non è in vendita e in questo momento non c’è la volontà del presidente Berlusconi di privarsi della sua creatura come invece vorrebbe la sua famiglia. Ma qualunque cosa ha un prezzo è acquistabile e questo mette il Milan sul mercato adesso starà ai possibili trovare modo e credibilità per formulare un offerta.
La cifra è enorme ma non impossibile per gli sceicchi arabi o la famiglia Gheddafi piu volte accostata al Milan e alla società di Berlusconi per affari in diversi settori, nel passato si era fatto il nome anche dell’industriale italiano leader delle brioscine Ferrero e il petroliere albanese Taçi gia alle cronache per aver sedotto e poi abbandonato il Bologna. Un primo passo verso il passaggio di consegne potrebbe arrivare nei prossimi mesi, sembra infatti che Berlusconi si sia deciso a cedere quote minoritarie del club rossonero ad imprenditori italiani per una cifra che si aggira intorno ai 150 milioni di euro, l’ingresso di denaro fresco potrebbe consentire a Galliani di perfezionare una mediocre campagna acquisti sin da gennaio ragalando magari i terzini a Leonardo e qualche chicca a centrocampo