Milan che ti succede? Cercando di ricordare il passato a memoria non mi vien in mente un periodo cosi nero da parte dei rossoneri nell’era Berlusconi. Parliamo chiaro, la crisi non è solo di risultati (quelli ciclicamente arrivano e poi ti abbandonano) è lo “stile Milan” ad esser in crisi, manca la progettualità e la tempestività che l’ha contraddistinta nel mondo negli ultimi ventianni, come se il know how fosse stato resettato. E’ caos in ogni ambito societario: rapporti con i tifosi non idialliaci, la contestazione a Maldini e alla società nel disastroso match con la Roma ne sono l’esempio, il silenzio sulla contestazione al capitano ed alla bandiera rossonera dell’era Berlusconi, la gestione del divorzio con Ancelotti, il calciomercato e chi piu ne ha ne metta. Appurato che sarà il talent scout Leonardo a guidare i rossoneri nella prossima stagione, si apprende da piu operatori di mercato che il Milan è immobile praticamente, il mercato per i rossoneri lo sta facendo praticamente la carta stampata affibiandogli trattative mai realmente iniziate. Se il mercato in entrata piange, quello in uscita potrebbe esser ancor piu doloroso per i rossoneri: in molti giurano di un imminente passaggio di Kaka al Real Madrid per ripianare il grosso buco di bilancio, ma potrebbe esser l’unica partenza illustre. Ancelotti infatti nella sua nuova avventura inglese potrebbe portarsi compagnia dall’Italia: come sappiamo il tecnico emiliano stravede per Clarence Seedorf mandandolo in campo anche in non perfette condizioni mentre è in aperta contestazioni con i tifosi rossoneri, il cambio in panchina potrebbe portarlo al divorzio. Ma l’abbandono piu doloroso potrebbe esser quello di Andrea Pirlo anch’egli contestato oltremodo dai tifosi rossoneri ma autentico faro del gioco ancellottiano. In ultimo c’è la grana Ambrosini: il centrocampista spodestato dalla fascia di capitano andrà in scadenza a fine 2010, resterebbe al Milan senza batter ciglio ma la società latita e una partenza a fine stagione non è piu cosi remota.