Il Milan di Filippo Inzaghi sembra già naufragato e destinato ad una fine anticipata rispetto alle previsioni. Nel futuro rossonero sembra avere una possibile collocazione Vincenzo Montella o Roberto Donadoni ma sempre più forte arriva la voce dell’inizio di un avvicinamento tra l’entourage meneghino con Jurgen Klopp, attuale tecnico del Borussia Dortmund.
Inzaghi era stato annunciato come l’inizio di una nuova era che prendeva sempre ispirazione da un canovaccio consolidato in casa Milan, ovvero il crearsi il tecnico vincente e del futuro in casa propria attingendo dalla sua storia. Così è stato nel recente passato con Capello e Ancelotti ma anche con Seedorf e Inzaghi e così potrebbe essere in futuro pensando a Roberto Donadoni, già riavvicinato dal Milan l’estate scorsa prima della scelta condivisa sia da Barbara Berlusconi che da Adriano Galliani, su Superpippo.
Il Milan si avvicina all’ennesima stagione incolore, dove il rischio di rimanere ancora una volta fuori dalle competizioni europee è alto e ancora una volta la piazza vuole la testa di chi ha sbagliato . L’esperienza dice che quando gli errori sono tanti e sono da attribuire a più persone la scelta del capro-espiatorio ricade sempre sulla parte più debole, che è sempre quella del tecnico in questi casi. Ecco che quindi il Milan si ritrova a lavorare duro, sia a Milanello che nei propri uffici per cercare un cambio di rotta fatto anche di conti ancora una volta da mettere a posto e tanti nuovi progetti, stadio per esempio, che devono essere realizzati tra mille difficoltà.
Dal punto di vista del campo a Inzaghi sono dati strumenti a sufficienza per cercare di raddrizzare la stagione ma anche con i nuovi arrivi, Cerci e Destro su tutti, il trend non è cambiato, per questo la dirigenza ora cerca la guida giusta per la prossima stagione per riportare il Diavolo in alto. I nomi caldi sono tre.
Donadoni è alle prese con il difficile momento del Parma che al tempo stesso ha una linea tracciata definita, alla quale non vuole credere nessuno ma che sembra segnata. Il tecnico dei parmigiani non vuole al momento sentire parlare di queste cose ma rappresenta la scelta che coniuga perfettamente lo stile Berlusconi-Milan portando una vecchia gloria a guidare la battaglia, inoltre non ha un ingaggio impossibile e nonostante non abbia una squadra di prima fascia fa giocare la sua squadra con equilibrio ma non difensivismo, cosa che al presidente piace.
Vincenzo Montella è coccolato per il rinnovo di contratto dalla Fiorentina giustamente, rappresentava una prima scelta di Galliani che sposava così anche l’idea giovanile di Barbara Berlusconi. Tuttavia il tecnico campano andrebbe in rossonero con un suo schema ben definito, fatto anche di uomini di secondo piano di sua fiducia, questo vorrebbe dire un cambio radicale a partire dal tecnico in seconda (Tassotti) fino ad oggi unica vera linea di continuità tra il glorioso passato e il brutto presente sul campo.
La terza via porta a una figura affascinante e vincente, si tratta di Jurgen Klopp attuale allenatore del Borussia Dortmund. Il tedesco piace a Barbara Berlusconi e non dispiace al Presidente, ma per Galliani si tratterebbe di una complicata gestione, a meno che, come si vocifera, lo stesso Klopp non abbia idee ben definite su anche chi portare in rossonero per il suo nuovo Milan e anche questo sarebbe però un altro blocco per il mago del mercato rossonero perché limiterebbe le sue trattative che sarebbero più gestite in stile manager dal tecnico.
Insomma un ridimensionamento non da poco. Adriano Galliani, uomo di fiducia del Presidente, non si opporrà di certo e accetterà la sfida per aiutare comunque Klopp nell’intento e poi la figura del tecnico è importante proprio per il suo modo di far esprimere al meglio i giovani e non chiedere giocatori impossibili o fuori budget, quindi quanto ha fatto nel Borussia Dortmund è un ottimo biglietto da visita anche per lo stesso Galliani che pare si stia abituando all’idea.
Insomma il Milan anche quest’anno, a metà stagione, è già al lavoro per ricostruire il proprio futuro intanto all’orizzonte c’è il Verona e il tentativo di una qualificazione per le coppe europee che sembra difficilissima ma è l’ultima richiesta fatta ad uno già sfiduciato Filippo Inzaghi.