Finisce in parità la sfida al vertice tra Milan e Juve, un pareggio però che non accontenta tutti ma lascia l’amaro in bocca ai rossoneri vittime di un gol fantasma e ai tifosi in generale che al termine della partita hanno assistito ad uno spettacolo imbarazzante. Ma andiamo con ordine.
Con una formazione dettata più dalle numerose assenze che dalle scelte tattiche, Allegri, orfano di Ibrahimovic e Boateng, affida il reparto offensivo a Pato e Robinho con Emanuelson a supporto. Conte invece si inventa un 3-5-2 lasciando a riposo la coppia d’attacco titolare, Matri-Vucinic, per dare spazio a Quagliarella e Borriello. La scelta si rivelerà quanto mai infelice visto che al 15′ a passare in vantaggio è il Milan con Nocerino. A facilitare la strada al rossonero è l’imbarazzante erroraccio di Bonucci che durante un disimpegno regala palla a Robinho, assist per Nocerino che trova la deviazione dello stesso difensore che spiazza Buffon.
La partita per la Juventus si mette in salita anche perchè l’errore di Bonucci non sarà un episodio singolare in tutto il match, infatti sarà il Milan a fare la partita con un ottimo Robinho capace di lasciare in ombra il rientrante Pato. Al 26′ il fattaccio: su calcio d’angolo Buffon si supera su colpo di testa di Mexes ma sul tap-in di Muntari il numero uno bianconero respinge quando la sfera aveva già nettamente oltrepassato la linea di porta, l’arbitro Tagliavento convalida la rete solo per un attimo perchè tratto in errore dalla segnalazione dell’assistente Romagnoli che prende un abbaglio non vedendo il gol facendo gridare tutti allo scandalo. Sulla ripartenza dell’azione ci prova in contropiede Estigarribia con un sinistro che costringe Abbiati a salvarsi in calcio d’angolo. Per tutto il primo tempo ci sarà solo Milan e bianconeri in affanno con un ottimo Barzagli che cerca di mettere sempre una toppa.
Si va negli spogliatoi, dove gli animi sembra si siano animati con l’intervento di Galliani a redarguire Tagliavento prima e inveire contro Conte poi, ma di quanto successo realmente non è lecito sapere. Conte cambia subito inserendo Pepe per Estigarribia mentre Allegri sostituisce uno spento Pato per El Shaarawy. Di li a poco ci sarà il pugno di Mexes a Borriello, l’arbitro non vede perchè di spalle ma quasi sicuramente il francese non si potrà sottrarre al giudizio della prova TV.
Con l’ingresso in campo di Vucinic che ha rilevato Borriello, la Juventus sembra prendere più fiducia tanto che sfiora il pareggio con Quagliarella su invito proprio del montenegrino. Di li a poco Conte deciderà di sostituire Quagliarella per dare spazio a Matri. L’attaccante risolve i guai di Antonio Conte ed evidenzia in modo ancora più evidente la scelta non felice del Mister di farlo partire dalla panchina trovando subito il pari a dieci minuti dal termine ma la sua rete viene annullata per un offside inesistente dell’attaccante rilevata dallo stesso Romagnoli che nel primo tempo non aveva visto il gol di Muntari. La Juve ci crede e il Milan evidenzia segni di stanchezza infatti al 38′ della ripresa Pepe crossa e Matri, che brucia Thiago Silva, salva l’imbattibilità della Juventus. Finisce 1-1 con la Juve in 10 uomini per l’espulsione di Vidal a seguito di una entrata da dietro ai danni di Van Bommel. Sul triplice fischio finale è accenno di rissa tra Chiellini e Ambrosini, una partita giocata sull’orlo di una crisi di nervi e segnata dagli episodi arbitrali.