A.A.A. cercasi sostituto di Thiago Silva. Questo è l’annuncio che troviamo sotto la sede milanista di via Turati. L’amministratore delegato rossonero, Adriano Galliani, ha in mano una lista di difensori che potrebbero sostituire, o meglio, potrebbe prendere la stessa posizione in campo del brasiliano. Impossibile sostituire il centrale difensivo più forte del mondo, che ora potrà far grande il Paris Saint Germain. Il Milan dopo aver sondato il terreno per Astori e Ogbonna, ha ammesso l’interesse anche per Rolando del Porto e Tasci dello Stoccarda.
ROLANDO – Classe ’85, nato a Capo Verde ma naturalizzato portoghese, difensore centrale abile nel gioco aereo aiutato dai suoi 190 cm d’altezza. E’ stato acquistato dal Porto nell’estate 2008 vincendo tre campionati, tre coppe e tre supercoppe nazionali e l’Europa League. La società per la cessione del difensore chiede almeno 15 milioni di euro, cifra che il Milan non è disposta a spendere. La società rossonera offrirebbe 8-10 milioni più una contropartita tecnica da scegliere tra il nigeriamo Taiwo e lo spagnolo Didac Vilà, entrambi terzini sinistri. Anche il Fenerbahce ha mostrato un certo interesse verso il difensore portoghese, offrendo per ora 10 milioni cash. Il giocatore percepisce un ingaggio poco più alto del milione di euro all’anno e Galliani sarebbe disposto ad aumentaglielo di mezzo milione in più annui più bonus. Rolando entusiasta dell’interesse milanista ha dichiarato di volersi spostare da Oporto solo per andare a Milano.
TASCI – Il difensore dello Stoccarda è più giovane di due anni rispetto al collega portoghese. In passato è stato vicino ad indossare la maglia della Juventus. Il Milan dovrà prestare attenzione alla concorrenza della Roma, che dopo la cessione di Juan, sarebbe interessata al tedesco (di chiare origine turche). Da Galliani viene considerato solo l’alternativa al difensore del Porto, vero obiettivo della dirigenza rossonera.
NO ITALIANI – Niente Astori e Ogbonna. I due difensori sono stati blindati dalle rispettive società. Con il primo valutato dai 15 ai 18 milioni dal presidente Cellino, mentre Cairo per il secondo, non accetta offerte inferiori ai 20 milioni di euro.