La notizia, se fosse confermata dalla realtà, avrebbe dell’incredibile, considerando che l’operazione in questione coinvolgerebbe due dei protagonisti del calcio Europeo: un indizio? un tecnico ed un giocatore, un attaccante per la precisione. Ancora più nel dettaglio? Due acerrimi nemici. Si tratta di Zlatan Ibrahimovic e Pep Guardiola, che – stando ad alcune indiscrezioni mercato – potrebbero “incrociarsi” a Milano, ma solo per qualche istante, tra gate partenze e gate arrivi della Malpensa: il primo, infatti, a fine stagione potrebbe essere sul piede di lasciare Milanello, mentre il tecnico blaugrana potrebbe essere il sostituto di Allegri,nel caso in cui il Milan non riuscisse a centrare l’obiettivo scudetto. L’operazione può apparire “fantacalcio”, ma – se analizzata con maggiore attenzione – può condurre ad individuare qualche elemento di possibile riscontro reale.
E’ assodato che, dopo la difficile convivenza al Barcellona, i due non hanno un buon rapporto (per ricorrere ad un eufemismo): dunque, se arrivasse Guardiola sarebbe automatico che Ibra lasci il Milan. Il tecnico spagnolo, inoltre, è in scadenza di contratto con il Barca e, in occasione di Milan-Barcellona di Champions League, avrebbe avuto un fugace colloquio con il presidente Berlusconi, che lo avrebbe lusingato e “corteggiato” in vista di un suo possibile approdo sulla panchina rossonera: Pep Guardiola, in tal senso, si sarebbe mostrato “possibilista”, a patto che nella rosa del “suo Milan” non ci sia lo svedese.
Zlatan Ibrahimovic, dal canto suo, è abituato a fare le valigie con una certa frequenza e, dunque, non sarebbe nuovo ad un clamoroso addio, nonostante in questa stagione e nella precedente sia stato indiscutibilmente “L’uomo in più” per i rossoneri, in termini di gol, di presenza, di carica emotiva. Il suo cruccio, però, è quello di non esser ancora riuscito a vincere la Champions League, l’unico trofeo “che conta” che manca dal suo palmarès. Potrebbe, dunque, lasciare il club rossonero per inseguire ancora la Coppa dalle grandi orecchie altrove anche se, in tal caso, potrebbe rischiare la beffa più cocente e clamorosa: lasciare il Milan ed assistere alla vittoria di Guardiola sulla panchina rossonera.