Il giorno dopo gli addii di Inzaghi, Nesta, Gattuso, Seedorf, Zambrotta e Van Bommel, il Milan pensa già al futuro. Sarà difficile sostituire il vecchio zoccolo duro dell’ armata rossonera, calciatori che negli anni hanno vinto tutto ciò che c’ era da vincere. Nomi che rimarranno scritti nella storia del club milanese.
SuperPippo Inzaghi ha chiuso come aveva cominciato, gonfiando la rete! Gattuso ha lasciato in lacrime, dopo una standing ovation durata diversi minuti. Anche Nesta , Seedorf e Zambrotta hanno salutato la curva in lacrime, ringraziando i tifosi per gli anni trascorsi insieme. E’ strano come 4 campioni del mondo dell’ Italia 2006 (5 se si considera anche Alex Del Piero) abbiano lasciato il calcio, almeno quello europeo, tutti insieme, tutti lo stesso giorno, tutti alla stessa ora. Coincidenze, fatalità che accomunano 5 grandi campioni, i quali hanno fatto la storia non solo del calcio italiano, ma di tutto l’ intero panorama calcistico mondiale.
Cosa sarà del Milan del futuro? Si deciderà di cambiare politica e puntare sui giovani? L’ amministratore delegato Adriano Galliani è parso piuttosto preoccupato dall ‘argomento e ha preferito dribblare le domande soffermando l’ attenzione sugli addii dei veterani. Ma già da oggi, domani al massimo, la dirigenza rossonera dovrà pensare al futuro. Sconcertanti le parole di Gattuso a fine partita, il quale ha dichiarato di non credere più nei giovani calciatori, ricalcando il fatto che la differenza del calcio di 10-15 anni fa da quello di oggi è abissale. ” Oggi i giovani non hanno voglia di fare sacrifici. Vengono subito descritti come grandi campioni e ricoperti di denaro, anche in maniera immeritata. Quando ero giovane io avevo paura di Maldini e Costacurta, pedalavo a testa bassa anche in allenamento. Oggi se per esempio riprendi El Shaarawy ti risponde pure”.
Emblematiche le parole del centrocampista rossonero. A preoccupare non è solo il futuro rossonero, ma l’ intero panorama calcistico italiano e internazionale. Fa male perdere grandi campioni come Del Piero, Inzaghi, Nesta, Gattuso, Seedorf, simbolo di un calcio vero, quel calcio che è stato e che forse mai più sarà.
Il Milan dovrà rifondare, puntando su un progetto basato anche sui giovani. Per Montolivo si aspetta solo l’ ufficialità, e il mercato estivo regalerà forse un top player. Le finanze rossonere non sono di certo di “prima fascia”, per tanto si investirà su giocatori buoni ma non dal grande nome. Che sia un nuovo percorso fondato sull’ umiltà e sullo spirito di gruppo? Occhio Ibra, sei avvisato…