L’incubo è finito. Al triplice fischio di Milan-Chievo, San Siro torna a sorridere. Finisce 5-1 per i rossoneri, goleada. Cinque reti segnate da cinque giocatori diversi, una rarità per questa squadra, una rarità in questa stagione (l’ultima volta fu nel 1998, Milan-Inter 5-0). Sblocca Emanuelson, pareggia Pellissier dopo 120 secondi (calcio piazzato ancora fatale). C’è il tempo per i fischi, i soliti fischi. I continui errori di impostazione, il Chievo che prende sia fiducia che il pallino del gioco. Allegri torna a vedere i fantasmi, quelli che da inizio stagione tormentano le notti del livornese. Il modulo fantasia non pare volersi accendere. E’ tutto così complicato, tremendamente difficile. Il sole è tramontato da tempo a Milano, così come sul gioco del Diavolo. Ma poi…
TUKE – Le vicende degli eroi greci sono state da sempre condizionate dalla Tuke, il Fato. La stessa Tuke ha rivolto nuovamente gli occhi verso la squadra di Allegri. Nello spazio di cinque minuti i rossoneri trovano due reti, entrambe viziate da una deviazione che coglie impreparato Sorrentino. Prima Montolivo (secondo gol consecutivo dopo quello del Barbera), poi Bojan. Prima rete per lo spagnolo, sigillo che fa ben sperare in ottica futura. Le squadre rientrano negli spogliatoi con il Milan in vantaggio 3-1 e la Tukeche benigna assiste il Diavolo.
CALCIO – Da tempo immemore mancava nel tempio di San Siro. La parola calcio, nella sua essenza, torna a pervadere il prato rossonero. Libera la mente, leggere le gambe, agile il cervello. E quando le tre situazioni si completano nella stessa partita, va da sé che lo spettacolo acquisti una nuova forma. Constant finalmente convincente, Montolivo ormai padrone del centrocampo, Abate signore della fascia destra. C’è tempo anche per rivedere un Boateng nuovamente propositivo.
’92 – E’ un anno, è un numero, è un fuoriclasse. Parliamo di El Shaarawy, inarrestabile anche stasera. Suo il 4-1 (cross di Abate dalla destra), gol che chiude definitivamente il match. E sono otto i gol in campionato (nove se si conta la rete contro lo Zenit in Champions). Quarto gol nelle ultime quattro partite, ottavo negli ultimi 8 incontri (a secco soltanto nel derby, 7 giornata). Fenomeno. Novantadue è anche il minuto nel quale El Shaarawy confeziona l’assist vincente per la rete di Giampaolo Pazzini. L’ex interista trova così la prima rete a San Siro, la quarta in campionato dopo un lungo digiuno di oltre due mesi che durava dalla tripletta del Dall’Ara.
CLASSIFICA – Con i tre punti conquistati il Milan raggiunge il settimo posto a quota 14 punti, in compagnia di Roma e Cagliari. La quarta piazza, occupata dalla Lazio, è lontana cinque lunghezze. Il Chievo conferma invece di essere la cenerentola di San Siro, almeno quando incontro il Diavolo. Il 5-1 subito stasera è la dodicesima sconfitta consecutiva contro il Milan. Se non è record poco ci manca.
Pagelle Milan-Chievo 5-1
El Shaarawy 8: con il Faraone di quest’anno dovrebbero coniare l’8 d’ufficio. NEW AGE
Emanuelson 7: sblocca l’incontro, confeziona l’assist per Montolivo, corre tanto e con qualità. MI MANDA RAIOLA
Bojan 7: si è finalmente tolto un peso. Per lo spagnolo gol (3-1) e tante giocate. FANTASY
Abate 7: da quanto tempo non si vedeva un Abate così. Versione pendolino. DELUXE
Montolivo 7: la qualità che il Milan cercava a centrocampo. I gol che il Diavolo voleva dal centrocampo. REVOLUTION
Constant 6,5: quattro giorni son trascorsi da quella trasferta del Barbera. Da pacco a SORPRESA
Ambrosini 6,5: il capitano tiene alta la difesa rossonera, svolgendo un gran lavoro in fase difensiva. CAPITANO
Mexes 6: giornata tranquilla per il francese. CAMOMILLA
Zapata 6: leggi Mexes, una delle prime sufficienze stagionali. Anzi, LA PRIMA
Abbiati 6: incassa il gol di Pellissier senza poter far nulla. Per il resto della partita DISOCCUPATO
Pazzini 6: non si vede quasi mai. Vediamo Pazzini solo al 90′, quando si fionda sull’assist perfetto di El Shaarawy. MIRACOLATO
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