Il Pallonaro

Milan d’Arabia, Berlusconi vende il 30% per 250 milioni

Per la cessione del 30% del Milan Berlusconi riceverà 250 milioni da Al Thani, presidente del Qatar. La rivoluzione in casa rossonera è ormai pronta. I nodi iniziano a venire al pettine, il caos che regna a Milanello prende forma. Via Turati prepara gli abiti da sera, quelli per le grandi occasioni. Tra non molto il Milan potrebbe subire un cambiamento epocale. Berlusconi, il presidente più vincente della storia rossonera, ha finalmente deciso di cambiare marcia. Non sarà lui però a investire nuovamente nel Milan, ma qualcun’altro. A Milano c’è voglia di rivoluzione, la primavera araba è alle porte. La Gazzetta dello Sport in edicola questa mattina mostra il nuovo Berlusca arabo. Un’immagine, seppur ritoccata: quanto basta per riaccendere gli animi dei tifosi milanisti, rimasti in balia degli eventi dopo le top-cessioni d’estate. Il futuro torna ad essere sereno in casa Milan, dopo l’inizio shock di questo inizio di campionato.

No non può finire così qualcuno troverò e rinascerò cantava Eros Ramazzotti qualche anno fa. Musica e parole che si adattano in toto alla situazione in fieri del Diavolo rossonero. Quel qualcuno Berlusconi l’ha trovato e si chiama Hamad bin Khalifa Al Thani. Le ultime due parole suonano familiari agli appassionati di calcio. Si tratta infatti dello stesso presidente di Paris Saint Germain e Malaga. Fra le altre cose la famiglia Al Thani detiene il controllo anche di Al Jazeera. Ed è proprio quest’ultimo aspetto a rendere il tutto più appetibile per Berlusconi. Perché stringere un’alleanza con Al Thani significherebbe avere tra le mani un’ingente liquidità per la rifondazione della squadra, uno stadio nuovo e una collaborazione proficua tra Al Jazeera e l’impero Mediaset. Quello che può definirsi un autentico jolly per la società rossonera e il presidente storico del club. Forse il silenzio dall’alto sta per giungere ad una tregua. Fin qui Berlusconi ha parlato pubblicamente in due occasioni ben precise: dapprima il bluff sui canali di Sportitalia (conferma di Thiago Silva) e qualche settimana più tardi davanti a Milan Channel per sottolineare come le cessioni di Ibra e Thiago fossero inevitabili. Volendo essere pagani e dare fiducia al “non c’è due senza tre”, Berlusconi è chiamato adesso all’attesa terza volta. Quale occasione migliore per annunciare al mondo la rivoluzione araba?

Berlusconi incontra nuovamente Al Thani | ©VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images

Sullo sfondo non dimentichiamo infine la campagna di Russia che ha visto protagonista lo stesso Berlusconi domenica scorsa. Ufficialmente la visita in Russia ha avuto come ordine del giorno il compleanno di Putin. Ufficiosamente però il presidente del Milan avrebbe trattenuto rapporti con diversi magnati russi. Le cronache nostrane hanno descritto due possibilità. La prima corrisponde al proprietario dell’Amkar Perm, un tale oligarca russo non meglio precisato che verrebbe ad offrire 500 milioni di euro per entrare in società. L’altro scenario ipotizzato qui in Italia prevede invece l’ingresso di Oleg Deripaska. Sconosciuto ai più, quest’ultimo secondo la rivista Forbes è il nono uomo più ricco al mondo. Come ovvio che sia in questi casi, Galliani ha prontamente smentito entrambe le piste. In ogni caso quella araba ad oggi rappresenta l’ipotesi più realistica e sensata, sia per i tifosi del Milan che sopratutto per il patron dei rossoneri.

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