Milan, Allegri rinnova fino al 2014

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massimiliano allegri | © Claudio Villa/Getty Images

Massimiliano Allegri sarà ancora l’allenatore del Milan per le prossime due stagioni. Nel primo pomeriggio di oggi è stata posta la firma sul prolungamento del contratto in scadenza a giugno. Continua così il percorso iniziato un anno e mezzo fa, culminato con il titolo della Serie A al suo primo tentativo.

massimiliano allegri | © Claudio Villa/Getty Images

E’ arrivata la firma tanto attesa dai tifosi rossoneri. Allegri ha visto riconosciuti i propri meriti dalla società che l’ha premiato con un contratto che scadrà a giugno del 2014, poco prima dei Mondiali che si disputeranno in Brasile. Una notizia che lascia stupiti gli addetti ai lavori, in quanto lo stesso Galliani a inizio settimana aveva affermato che ogni discorso fosse stato rimandato all’inizio della prossima, lasciando la squadra tranquilla in vista del derby che si disputerà fra due giorni a San Siro. La differenza fra domanda e offerta era intorno ai cinquecento mila euro, ma è lecito credere che il disaccordo iniziale derivasse in realtà dalla natura del contratto. L’ad rossonero avanzava una proposta economica legata al raggiungimento degli obiettivi, mentre Allegri desiderava uno stipendio fisso senza alcuna connessione con i risultati sportivi. Ancora non sono state rese note le cifre dell’accordo. E’ probabile che tecnico e società si siano incontrati a metà strada, come spesso succede in questi casi.

Criticato da una parte dei tifosi del Diavolo per il gioco poco spettacolare conferito sotto la sua gestione, con qualche tirata d’orecchio anche da parte del presidente Berlusconi, Massimiliano Allegri ha dimostrato di possedere la mentalità vincente. Alla prima stagione è riuscito a vincere subito il suo primo scudetto, e tre mesi più tardi si è ripetuto battendo i rivali dell’Inter nella finale di Supercoppa Italiana. L’allenatore livornese ha conquistato da subito lo spogliatoio milanista, sebbene le sue scelte senza mezze misure abbiano fatto discutere in più di una circostanza. Il benservito a Ronaldinho è storia passata. Un pezzo di storia rossonera, Pippo Inzaghi, ha subito l’onta dell’esclusione dalla lista di Champions nel corso di quest’estate. La querelle fra Pato e Allegri sembra lontana, ma le dichiarazioni del brasiliano sono difficilmente dimenticabili, come anche la volontà del club di cederlo al Psg per arrivare a Tevez. Sono in tanti ad aspettare Allegri alla prova del nove, chiamata Champions League. Qualora il tecnico riuscisse nell’impresa di conquistare il trofeo dalle grandi orecchie come i suoi più illustri predecessori potrà davvero entrare di diritto a far parte della storia del Milan.

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