Dai 5 ai 10 anni ho giocato nella squadra del paese di Sesto Bagnarola, dai 10 ai 15 ho giocato per la Sanvitese, una squadra di serie D e negli ultimi due anni ho militato nel Treviso. Non ho mai disputato partite in prima squadra (ha sempre giocato nei settori giovanili, ndr).
Per la bellezza del gioco tifo il Barcellona.
Il mio giocatore preferito è Zidane per la sua eleganza ed è quello a cui mi ispiro maggiormente insieme ad Iniesta.
Due settimane fa il procuratore mi ha informato della possibilità di essere comprato dal Milan. Tra le varie alternative che mi ha proposto, il Milan è stata quella che mi affascinava di più. Quando mi è stata data l’ufficialità del passaggio al Milan ho provato un forte senso di appagamento per tutti gli sforzi che io e la mia famiglia abbiamo sostenuto fin adesso e una grande soddisfazione.
Il procuratore mi ha informato del fatto che c’erano parecchi interessamenti ma non me le ha volute riferire dal momento che la squadra in cui volevo andare era senza dubbio il Milan. Tra queste ho saputo solo dell’interessamento dell’Udinese. Dopo aver ricevuto la notizia che sarei andato al Milan l’emozione è stata grande.
Il mio primo pensiero è stato quello di allenarmi al fianco di Ronaldinho e di altri campioni della prima squadra.
In questa nuova ed entusiasmante sfida voglio compiere il salto definitivo per raggiungere la maturazione completa di me come giocatore e spero di esordire in prima squadra.
I principali cambiamenti hanno riguardato l’approccio degli altri nei miei confronti, le numerose richieste di amicizia su facebook, vecchi conoscenti che si rifanno vivi dopo anni di silenzio, l’aumento delle visualizzazioni del video che i miei amici hanno inserito 2 anni fa di me che palleggio, la richiesta da parte di un giornalista di avere informazioni su di me, tuttavia rimango con la testa sulle spalle perchè arrivare al Milan è relativamente facile ma rimanerci è difficile.