Metti un gruppo di ragazzini ” terribili “, uno straniero di peso e una chioccia, non uno qualsiasi, a trasmettere i suoi consigli al gruppo. Questa è la Canottieri Napoli, la terza squadra campana, non certo per blasone e per fama acquisita nel corso degli anni, fino ad oggi, ma se si considera il piazzamento della formazione di Paolo Zizza nell’ultima stagione, quel quinto posto che ha un sapore particolare. Il Molosiglio, i campioni che si sono susseguiti, perchè bene o male la pallanuoto, quella vera, fatta di estro, giocate, divertimento e passione, è passata da lì e adesso, è pronta a riprendere il suo corso, proseguirlo forse è meglio dire, viste le ottime prestazioni sfornate dai giallorossi contro qualsiasi avversario.
Prove di campionato per il team campano nel trofeo internazionale ” Cilento Costa Blu “, tanti assenti, con la maggior parte dei giocatori in rosa impegnati con le rispettive nazionali giovanili, quindi un test non tanto indicativo. Lo spirito, quello sì, si è già potuto vedere nello spettro d’acqua di Bandiera Blu di Castellabate, Pollica e Casal Velino, location straordinarie per ospitare un tre giorni cui hanno preso parte, oltre al Circolo Canottieri, anche Carpisa Yamamay Acquachiara, Pallanuoto Trieste, S.S. Lazio Nuoto, i croati del VK Posk Spalato e i tedeschi del Duisburg. Quarto posto per i giallorossi napoletani, che si apprestano ad affrontare il terzo campionato il terzo campionato consecutivo in A1, dove cercheranno di alzare l’asticella.
Non cambia la rosa della squadra, saranno gli stessi dello scorso anno, con un’unica perdita, quella di Fabio Ronga, nato e cresciuto nella Canottieri, giocatore che lascia uno spazio vuoto, vista comunque la sua importanza. Rispetto per tutti, paura di nessuno, questo sembra essere il motto di una formazione infarcita di giovani che hanno vinto tutto a livello giovanile con il loro ” mentore ” Enzo Massa oltre ad aver recitato un ruolo da protagonisti con le rispettive nazionali. Umberto Esposito, marcatore del centro arcigno, giovane premiato come miglior giocatore alle ultime finali Under 20, Edoardo Campopiano, azzurrino di Nando Pesci, mancino, cresciuto molto in questi anni affrontando avversari di spessore, Biagio Borrelli, centroboa, anche lui nel giro delle Nazionali Giovanili e poi le aggiunte, quelle di Antonio Maccioni e Michele Baviera, altri due prospetti molto interessanti arrivati nel più alto palcoscenico.
Veniamo ai veterani, tra cui non si può non dedicare lo spazio maggiore a chi ha vinto tutto ed è stato protagonista con la calottina del Posillipo e della Nazionale maggiore. Non servono tante presentazioni per Fabrizio Buonocore, per i compagni e gli amici semplicemente ” Fofò “, vera ” chioccia ” del gruppo, allenatore in vasca, dispensatore di consigli e uomo chiave quando la palla inizia a pesare. Squadra costruita intorno a lui, l’esperienza in persona, il fosforo di una formazione giovane ma con la giusta personalità, come mostrato l’anno scorso, unita alla ” faccia tosta ” degli scugnizzi tipicamente napoletana. Gabriele Vassallo, che perchè no, si candida come vice Tempesti per il futuro, anche se Del Lungo per ora sembra essere avanti rispetto all’estremo difensore campano. Lui ha giocato a Capri nell’ultima amichevole contro la Spagna, lui ha tutte le carte in regola per emergere, senso della posizione, reattività e altre qualità, oltre alla giovane età dalla sua parte. Dietro c’è Pasquale Turriello, un secondo portiere con i fiocchi. Veniamo agli altri, tra cui Gigi Di Costanzo, nato al Circolo e tornato proprio lì dove ha mostrato le cose migliori della sua carriera con un maestro come Enzo D’Angelo. Giuliano Mattiello è l’altro ex posillipino, uno dei cinque presenti nella rosa della Canottieri Napoli, ottima acquaticità, visione di gioco, furbizia, giocatore davvero molto interessante, ma non è una novità.
Tanta ” napoletanità “, tutti giocatori nati in Campania, la maggior parte svezzati proprio dalla Canottieri fin dalle prime bracciate. Grande soddisfazione averne addirittura due reduci dall’ultimo Mondiale a Kazan con il Settebello, e parliamo del centroboa Fabio Baraldi e del difensore Alessandro Velotto, due scommesse diventate realtà a Napoli, il primo napoletano d’adozione, cresciuto moltissimo alla corte di Zizza, il secondo invece fatto in casa, giallorosso doc e un emblema, un esempio di come puntare sui giovani possa essere il pregio di una società. C’è poi Darko Brguljan, che non avrà fatto tanto bene con il suo Montenegro al Mondiale, ma per cui trafiggere il portiere avversario sembra essere il cavallo di battaglia, una garanzia per il tredici di Zizza.
Abbiamo deciso di scambiare due chiacchiere con uno dei tanti ex posillipini del gruppo, Massimiliano Migliaccio. Ha giocato infatti nell’altra squadra napoletana ma è stato protagonista con la calottina giallorossa della promozione in A1 avvenuta due anni fa. In fase realizzativa ha dimostrato sempre di rispondere presente, in qualsiasi occasione fosse stato chiamato in causa, fin dalle giovanili, proprio con i rossoverdi, fino ad arrivare alla stagione scorsa, dove comunque le sue reti le ha fatte, nonostante un impiego ridotto.
Massimiliano, le prime due stagioni in A1 sono servite a farvi guadagnare l’etichetta di giovani terribili. Ora non siete più una sorpresa, o almeno gli avversari vi vedranno con un altro occhio, rispettandovi in ogni gara. Quale obiettivo vi prefissate per il campionato che sta per iniziare?
” La parola d’ordine dev’essere riconfermarsi, il quinto posto dell’anno scorso è stato qualcosa di grandioso ma dovremmo dimostrare di valerlo anche in questa stagione. Abbiamo perso un giocatore importante e con più esperienza ma abbiamo inserito in rosi altri giovani che già si aggiungono a una rosa dall’età media molto bassa. Dovremo dare ancora di più “.
Buonocore rappresenta tanto per questa squadra, per la pallanuoto campana e per voi, vi dà una mano nella gestione delle situazioni ed è la vera chioccia all’interno del gruppo. La sua esperienza, con la forza degli azzurri Velotto e Baraldi, insieme alla voglia di emergere degli altri giovani. Così la Canottieri Napoli si presenta come fucina di talenti italiani e napoletani. Che ne pensi e quali meriti senti di dare a una società pulita e sana come quella giallorossa?
” Noi siamo gli allievi, Fabrizio ( Buonocore ndr ) il maestro, non può che essere così. Ogni anno dà tutto sè stesso per noi e il suo obiettivo è quello di farci migliorare, farci fare il salto di qualità. Velotto e Baraldi accrescono le qualità della nostra rosa, gli altri sono giovani ma hanno più esperienza di quanto si possa pensare, per la loro età sono già veterani e il merito sono di una società che punta molto sul vivaio. Penso sarà un bell’anno “.
Hai sempre il braccio caldo, indipendentemente da quanto il mister ti impieghi o meno, l’hai dimostrato anche nell’ultima stagione. Dietro a uno che Brguljan non si piò che imparare ma quanto credi sia importante, per un attaccante come te, il minutaggio oltre a quella ricerca del gol che contraddistingue tutti gli interpreti di quel ruolo, e come cercherai di mettere in difficoltà l’allenatore nelle scelte?
” Il minutaggio per un attaccante è importante. Nella passata stagione ho avuto la bravura e fortuna di farmi trovare sempre pronto, così come quella di trasformare in gol la maggior parte dei palloni toccati. Siamo una squadra, un gruppo, dobbiamo aiutarci tutti, quindi il mio compito sarà quello di contribuire alla vittoria della Canottieri, non penso a me stesso. Poi personalmente proverò a mettere in difficoltà il più possibile il mister, ma fa parte del gioco questo “.
Infine, dicci quale è il tuo sogno per la stagione che verrà, chi vedi come outsider in un campionato che cambia la formula e chi allo stesso tempo immagini come giocatore rivelazione.
” E’ dura fare un pronostico in un campionato che si appresta ad essere molto lungo. Mi piacciono i primi sette del Posillipo. La rivelazione? Spero faccia un gran campionato il mio amico Zeno Bertoli, anche se non sarebbe una rivelazione ormai, andato a Brescia per una nuova avventura “.
Abbiamo presentato una delle formazioni con più giovani in rosa. L’appuntamento è in acqua. La Canottieri è pronta.