Una partita pazzesca che certifica l’indole della squadra di Filippo Inzaghi e del nuovo corso rossonero, mettendo sul piatto della bilancia otto reti realizzate in due giornate e punteggio pieno in classifica al pari di Juventus, prossima avversaria, e Roma.
Parma-Milan chi pensava fosse un match stile “vogliamoci bene” si sbagliava di grosso e ha riservato emozioni a non finire, alla fine del rocambolesco epilogo rimangono però alcune domande a cui solo il tempo darà le risposte. Troppo forti gli attacchi o difese troppo brutte? Perché il 4-5 finale dice sì che Milan e Parma se le sono date di santa ragione, ma dice anche che entrambe hanno subito con troppa facilità le reti avversarie.
Il Milan è orfano di Fernando Torres e coì Inzaghi inserisce dal primo minuto Bonaventura, con Ménez falso nueve e Honda sulla destra, il Parma mette Cassano al centro dell’attacco con ai lati Ghezzal e Belfodil. Già dopo quattro minuti si capisce che sarà una gara densa di occasioni, quando De Sciglio spara alto dopo una bella incursione e De Jong arriva un pelo in ritardo sulla punizione pennellata di Honda al 21° ma il gol a metà primo tempo è già maturo in quanto i rossoneri sulla corsia di destra sono sempre attivi.
Al 25° Bonaventura s’incunea nella difesa emiliana e batte Mirante incrociando il tiro di sinistro, la replica del Parma non si fa attendere perché Cassano, lasciato solo in mezzo all’area piccola batte di testa Lopez, che appare nell’occasione poco reattivo. 1-1 e il Milan ricomincia come se nulla fosse, discesa di uno strepitoso Abate, cross al centro e di testa inzuccata vincente di Honda al 37°, prima della fine del primo tempo arriva il terzo gol rossonero. Passaggio filtrante in area per Ménez che brucia sullo scatto Lucarelli, il difensore mette le mani sulle spalle del francese che si lascia cadere in area, per l’arbitro Massa non ci sono dubbi e fischia il calcio di rigore. Ménez non sbaglia.
Nella ripresa il Parma inizia attaccando a testa bassa ed al 51° Felipe su un tiro di Jorquera si fa trovare pronto per la deviazione vincente ed accorcia le distanze, 2-3 e partita nuovamente aperta. La rete mette il turbo agli uomini di Donadoni che spingono come forsennati, al 60° Bonera tocca con la mano il pallone sul tiro di Jorquera, essendo già ammonito prende il secondo giallo e viene espulso, sembra il preludio alla rimonta emiliana.
Al 68° De Jong su un’azione confusa del Parma sradica il pallone dai piedi di Cassano e s’invola verso la porta, Mirante tenta l’uscita ma l’olandese lo anticipa battendolo per la quarta volta. La gara sembrerebbe conclusa ed invece Lucarelli al 73° sugli sviluppi di un corner supera Lopez riaprendo ancora il match. Altro episodio che cambia nuovamente la gara è l’espulsione di Felipe che prende il secondo giallo per proteste rimettendo la parità numerica.
Al 79° Ménez realizza un capolavoro, sfrutta un’indecisione della difesa parmense, dalla sinistra converge verso il centro dell’area piccola e salta Mirante, poi con le spalle rivolte alla porta esegue un colpo di tacco da maestro facendo alzare il pallone quanto basta per mettere fuori gioco l’estremo difensore emiliano che stava recuperando, davvero strepitoso. Per non farsi mancare nulla il Milan si fa anche un autogol prima della fine, con De Sciglio che fa un retropassaggio a Lopez che s’infortuna nel tentativo di prendere la sfera.
Sarà l’ultimo sussulto di un match incredibile, per gli amanti dei gol e dei colpi di scena uno dei più belli visti negli ultimi anni in Serie A.
PARMA-MILAN 4-5 (1-3) – 25° Bonaventura (M), 27° Cassano (P), 37° Honda (M), 45° Ménenz rig. (M), 51° Felipe (P), 68° De Jong (M), 73° Lucarelli (P), 79° Ménez (M), 89° De Sciglio aut. (M).
Parma (4-3-3): Mirante 6; Ristovski 5; Felipe 5; Lucarelli 5; De Ceglie 4,5; Acquah 5; Lodi 5,5; Jorquera 5,5 (73° Coda S.V.); Ghezzal 5 (65° Palladino 6); Cassano 6; Belfodil 4,5 (79° Bidaoui S.V.).
All.: Roberto Donadoni 5,5
Milan (4-3-3): Lopez 5; Abate 7; Alex 6 (62° Zapata 6); Bonera 5,5; De Sciglio 5,5; Poli 6; De Jong 7; Muntari 6; Honda 6,5 (62° Rami 6); Ménez 7,5 (86° Niang S.V.); Bonaventura 6,5.
All.: Filippo Inzaghi 6