Mazzarri: “Napoli può diventare una potenza, ma prima c’è la Juve”

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Walter Mazzarri | © GUENTER SCHIFFMANN/AFP/Getty Images

Napoli – Juventus è, per i napoletani, la partita dell’anno date le rivalità storiche con i bianconeri che affondano le loro radici in questioni ben più profonde dell’astio calcistico, riferendosi alle differenze fra la cultura sabauda e quella partenopea, fra i Savoia e la dinastia Borbonica, fra coloro che hanno “unificato” l’Italia e coloro che, con l’unità, hanno perso il loro regno. Rivalità accesa, in tempi moderni, da questioni calcistiche, da sfide epiche, da sfottò coloriti.

Walter Mazzarri | © GUENTER SCHIFFMANN/AFP/Getty Images
Una rivalità che rende la gara di domenica sera molto sentita, al di là del fatto che la Juventus si presenti al San Paolo da capolista dopo il trionfo di San Siro contro l’Inter, nel tentativo di sfatare il tabù Napoli dove – dal suo ritorno in serie A nel 2007 ad oggi – ha sempre perso, spesso anche con pesanti passivi e magre prestazioni. La vigilia della gara contro la Signora, per il tecnico Mazzarri è l’occasione per presentarne i temi, con dovizia di particolari, in una conferenza stampa durata ben 45 minuti, pensando a ciò che verrà, ma anche a ciò che è stato, ripercorrendo la sfortunata serata Bavarese di Champions League, la sconfitta dei suoi contro il Bayern per 3-2, in una gara combattuta ed intensa che ha mostrato una grande qualità dei partenopei, ossia il carattere, anche contro un avversario tanto blasonato, e la grande capacità di reazione senza incorrere nel rischio di farsi frenare da timori reverenziali. Nonostante la sconfitta – secondo Mazzarri immeritata – i Napoletani potrebbero esserne usciti rafforzati, se non altro nelle convinzioni, e ciò potrebbe essere un punto a loro favore in vista della gara con la Juventus, ma anche per il proseguio del campionato poichè il Napoli potrebbe diventare “una potenza”, come lo stesso Mazzarri dichiara. Il tempo a disposizione per preparare tatticamente la gara con i bianconeri non è stato ampio, ma Mazzarri farà leva sulle motivazioni dei suoi uomini, oltre che “studiare” qualche accorgimento ad hoc per frenare la capolista: uno su tutti Hamsik, in marcatura sulla “fonte di gioco” Andrea Pirlo, affinchè i suoi possano esprimersi al meglio nonostante le scorie della gara di Champions. In chiusura, inevitabilmente, un pensiero per il suo collega, diretto avversario nel posticipo di domani, Antonio Conte, che Walter Mazzarri stima molto e che – in alcuni aspetti – ricorda molto lo stesso tecnico toscano: entrambi veraci, entrambi sempre agitati in panchina, passionali nell’esternare le emozioni in campo, nelle esultanze e nelle sfuriate, giungendo entrambi spesso completamente afoni a fine gara. Walter Mazzarri, la scorsa estate, avrebbe potuto sedere laddove siede ora il tecnico salentino, ma così non è stato ed ora il tecnico livornese non ha alcun rimpianto. Anzi, si dichiara ormai “sposato” con De Laurentiis non desiderando nulla di più, dopo due anni straordinari alla guida dei partenopei. I tifosi napoletani lo sanno bene e, per questo, Mazzarri si ritiene già soddisfatto di quanto ha saputo fin qui costruire, portando i suoi ragazzi ad affrontare alla pari la gara contro la Juventus e regalando finora tante soddisfazioni alla piazza calcistica più calorosa d’Italia. Napoli-Juventus, ora, aspetta solo di essere giocata.

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