La squadra di Leonardo parte subito forte come nelle sue corde e al secondo minuto Pazzini pescato in aera da un assist di Sneijder sbaglia mancando l’impatto con il pallone. La Juventus reagisce subito e con grande personalità impone il suo gioco. I giocatori di Del Neri giocano molto compatti, stretti, e verticalizzano con velocità, il contrario dei nerazzurri che muovono palla con lentezza, con un centrocampo che fa poco pressing e non riesce quasi mai a servire le punte. C’è molto merito dei bianconeri in questa partita per averla addormentata e non aver permesso mai all’Inter di giocare con continuità, costringendo i giocatori nerazzurri spesso al lancio lungo con scarsi risultati.
Al 30’ la Juve concretizza la sua vera prima palla gol, con un cross di Sorensen defilato che serve Matri in area. L’ex cagliaritano libero di staccare colpisce di testa e Julio Cesar può solo rimanere immobile e guardare la palla finire in rete. Molte le colpe di Cordoba che cercando l’anticipo di testa ha lasciato l’attaccante juventino libero dai nerazzurri e si va a riposo con la Juventus che conduce per 1 a 0.
Nel secondo tempo l’Inter ci crede di più, con Pazzini di testa centrale su Buffon. La Juventus poteva sicuramente raddoppiare in più occasioni di nuovo con Matri che da due passi schiaccia di testa e mette fuori e con Chiellini al 9’ che su calcio d’angolo colpisce di testa e mette palla fuori di pochissimo.
Nel finale la partita si accende improvvisamente quando la Juve cala fisicamente. Eto’o sembra essere devastante ma la fortuna stasera non è dalla sua parte. Prima al 36’ il camerunense controlla in area e calcia su Buffon che lo anticipa, poi al 41’ a porta vuota colpisce una traversa che ha dell’incredibile. Non bastasse nel finale di nuovo trovato in area manca il colpo con il pallone, fallendo un’altra occasione clamorosa.
La Juve ha assolutamente meritato, perché ha smentito il trend che la vedeva protagonista come peggior difesa in Serie A in casa con 19 gol subiti (solo contro il Lecce la porta era rimasta inviolata). Ha mostrato una compattezza da grande squadra e tantissima voglia di vincere. Del Neri ha stravinto la gara scacchistica con Leonardo, azzeccando ogni mossa, con una squadra super aggressiva che ha raddoppiato ovunque ed è riuscita a far male all’Inter con ripartenze velocissime molto simili a quelle dell’Udinese che misero in crisi la squadra nerazzurra. All’Inter certo vanno assegnate molte colpe, con una squadra assente per tutto il primo tempo, incapace di reagire dopo il gol subito e soprattutto una squadra con poca brillantezza sotto porta.
Non si possono fare rimproveri ad Eto’o che quest’anno ha praticamente segnato sempre, ma in questa partita non erano concessi sbagli, e adesso in virtù del risultato l’Inter è assolutamente obbligata a vincere con la Fiorentina. La squadra nerazzurra esce con i cerotti dall’Olimpico di Torino, e adesso Leonardo deve riuscire a riportare i suoi giocatori sui giusti binari facendo dimenticare una sconfitta che pesa molto sia in termini di punti, ma soprattutto a livello di morale.
Situazione opposta per Del Neri che gongola per questa vittoria, che vale tantissimo, e ridà consapevolezza alla Juventus e a tutto l’ambiente bianconero. Come si era già visto a Cagliari la strada imboccata è quella giusta. Continuare così vorrà dire sicuro un posto in Champions. Tre punti e etichetta di Allenatore bestia nera dell’Inter: che vuoi di più dalla vita?