Primo posto in assoluto per Alessandro Matri, che decide il derby d’Italia al debutto nella partitissima. Il centravanti lodigiano è la vera arma in più per la Juventus con la quale ha già segnato 3 gol in 3 partite: ieri sera si è reso protagonista di un match perfetto siglando il gol partita e sfiorando varie volte il raddoppio. A metà secondo tempo si infortuna alla costola e lui come un vero guerriero resta in campo a dare una mano ai suoi nonostante il problema lo stesse limitando fortemente. Corre, si sfianca e segna: la Juve ha trovato il suo bomber, e ora il quarto posto non è più così tanto lontano.
Seconda piazza per il Milan capolista ispirato da un Cassano in forma smagliante. Partita stile-Brasile per gli uomini di Allegri, che affondano un malcapitato Parma risultato assolutamente nullo per tutta la partita. L’attacco rossonero fa faville, Ibra manda in gol Seedorf con un magia, poi è Gattuso a travestirsi da Cassano proprio per un assist al barese, nel finale è proprio un brasiliano (Robinho) a chiudere la pratica, deliziando i suoi tifosi con una doppietta fulminea. Chi fermerà questa armata?
Piazza d’onore va a chi ha contribiuto a cambiare il match a favore della propria squadra, quindi elogiamo le prestazioni di Francesco Lodi e Adem Ljajic: il primo ha evitato in 5 minuti una sconfitta pesantissima del suo Catania contro il Lecce al Massimino, estraendo dal cilindro due punizioni superbe, con rosati non esente da colpe; il giovanissimo serbo invece è entrato nell’ultimo quarto d’ora ma è stato decisivo per la vittoria della sua Fiorentina contribuendo su un suo cross velenoso all’autogol di Bovo e poi fornendo un assist a Montolivo dopo un contropiede travolgente per il definitivo 2-4. Due talenti puri che però trovano ogni domenica poco spazio…
Tra gli Sbalasci collochiamo al primo posto Samuel Eto’o, che nella supersfida di ieri sera è stato il peggiore non solo per il clamoroso errore sottoporta che è costato 2 punti ai nerazzurri ma perchè doveva essere lui l’uomo della provvidenza interista, invece il giovanissimo (e futuro pilastro) Sorensen lo ha controllato perfettamente, da vero veterano. Il camerunense ha giocato una partita disastrosa, commettendo errori, orrori e scempi incredibili facendo così esultare i tifosi juventini. Dobbiamo riconoscere comunque che una partita storta capita a tutti, non si può metterlo in croce per una prestazione brutta che non condiziona il grande campionato che sta facendo il numero 9 dell’Inter.
Al secondo posto c’è la retroguardia del Chievo, insolitamente porosa per una squadra che prende pochi gol grazie a una difesa solida e compatta. Il colabrodo veronese è andato in scena ieri a Cagliari, dove i sardi sono andati a nozze nel tiro a segno: 4 sberle e prestazione indecorosa, ci chiediamo se la squadra di Pioli si senta effettivamente già salva e se abbia abbassato la guardia in questa fase fondamentale di stagione.
Ultimo posto che va al primo tempo del Bologna, una squadra irriconoscibile visto le ultime uscite. La squadra emiliana dopo soli 13 minuti era già sotto di 3 reti contro una Sampdoria che ultimamente ha fornito prestazioni imbarazzanti, e non si spiega il perchè di questo clamoroso tracollo. Nel secondo tempo si è vista una squadra più volenterosa, ma ormai la frittata era fatta.